Il caso Silvia Romano

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    È arrivata a Roma, all’aeroporto Ciampino, alle 14 dell’11 maggio Silvia Romano, la cooperante internazionale rapita in Kenya il 20 novembre del 2018. Ad accoglierla, oltre alla famiglia, c’erano anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. La ragazza, dopo 18 mesi di prigionia, non appena atterrata in Italia, ha subito confermato di “stare bene sia mentalmente che fisicamente” ed è stata ascoltata dal pubblico ministero che si occupa del caso, Sergio Colaiocco, che ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
    Dalla presunta conversione all’Islam fino al pagamento del riscatto – che, secondo alcuni quotidiani, ammonterebbe a circa 4 milioni di euro – sono ancora molti i punti da chiarire sulla vicenda. La ragazza è tornata a Milano, insieme alla famiglia, ma nei prossimi giorni verrà riascoltata dagli inquirenti per chiarire altri dettagli.
    Questa vicenda sta monopolizzando il dibattito politico e mediatico, tra chi festeggia una cooperante milanese da trasformare in nuova icona radical chic e chi la accusa delle peggiori nefandezze perché convertita all’islam.

    CITAZIONE
    wired.it

    Da che parte state?
     
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    Dico il mio punto di vista.
    Secondo me, coi soldi che l'Europa ci ha dato per l'emergenza sanitaria, una parte il governo li ha stanziati per il riscatto.
    Sono contento che sia stata liberata, ma allo stesso tempo mi chiedo quei soldi in che mani siano finiti..se a ai terroristi, col fine di finanziare la loro "guerra", comprendo armi al mercato nero e sequestrando altre persone.
    Per quanto riguarda Silvia, ho sentito che sarebbe affetta dalla Sindrome di Stoccolma, ovvero che si sia innamorata del suo sequestratore e che quindi gli abbia fatto il lavaggio del cervello, costringendola a convertirsi.. 🤔
     
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    Io sono del parere che andava liberata, e son contenta che così sia stato.
    Che poi si sia convertita all’Islam e abbia cambiato nome perché costretta o per sua volontà questo non penso lo sapremo mai, ma non penso sia nemmeno così rilevante per noi.
     
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    Io penso che avrebbe fatto bene a starsene a casa sua, come tutti gli altri fenomeni che vanno in posti simili a farsi rapire e per cui dobbiamo puntualmente sborsare milioni per liberarli. In un momento simile quei soldi sarebbero stati molto più utili per aiutare aziende in difficoltà nel nostro paese, per imprenditori che fanno girare la nostra economia. Di certo non sprecarli per aiutare chi è andato ad infilarsi da solo nella tana del lupo
     
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    E quindi cosa avrebbero dovuto fare? Lasciarla marcire lì? ^^’’
    Questo discorso del “avrebbe fatto bene a starsene a casa sua” io proprio non lo concepisco.
     
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    Io invece non concepisco il fatto di dover sempre scendere a patti con dei terroristi e pagare riscatti per persone che vanno a cercare guai in posti simili pensando di fare del bene. Quei milioni servivano qua, ora saranno usati per comprare armi ed alimentare odio e violenza che porteranno a perdite di vite molto superiori a quante quella ragazza possa averne salvate. Si, sembrerà brutto, ma dovevano lasciarla lì. La scelta di andarci è stata sua e le conseguenze deve pagarle lei, non noi
     
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    Il discorso del “se l’è andata a cercare” mi sembra davvero così fuori luogo, in questo ed in altri contesti in cui viene utilizzata questa giustificazione... si prova a far del bene e questo è quello che si ottiene in cambio, solo odio e rancore, verso una persona che di certo non è andata a cercarsela e ha solo cercato di aiutare gli altri a casa loro.
     
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    Di persone a cui far del bene è pieno anche il nostro paese. Inutile cercare motivi di odio e rancore in ciò che dico, è semplice logica.
    Ed i terroristi intanto sorridono e ringraziano: "Bravi italiani e grazie per i soldi con cui finanziare i nostri attentati e la nostra guerra. Ci aggiorniamo al prossimo rapimento"
     
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    Sicuramente il nostro paese è pieno di gente da aiutare, così come è pieno di chi sostiene che vadano “aiutati a casa loro” ^^’’

    Facile sindacare sulle scelte altrui...E se ci trovassimo noi dall’altra parte?
     
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    Vanno aiutati a casa loro da chi lo sa fare, non da sprovveduti improvvisati. L'esercito deve occuparsi di mettere fine a certi conflitti ed aiutare le persone, non civili che possono cadere vittima di sequestri come questo e finire per aiutare i terroristi invece dei bisognosi.
    Anche noi saremo presto dall'altra parte, se continuiamo ad essere la gallina dalle uova d'oro di certe organizzazioni terroristiche. Sarebbe il caso di smetterla di essere "buoni" ed iniziare ad essere "svegli" ;)
     
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9 replies since 14/5/2020, 16:06   77 views
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