Coronavirus, un morto fuori da epicentro di Wuhan. Quattro casi sospetti in Scozia. «Test in Italia tra 4-5 giorni»

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    Coronavirus in Cina, quante sono le vittime: secondo l'ultima comunicazione delle autorità sanitarie cinesi sul nuovo virus (2019-nCoV) sono 571 i casi confermati in 25 regioni, con 17 morti, tutti nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, con un'età compresa tra i 48 e gli 89 anni. Sono inoltre in fase di verifica altri 393 casi sospetti. A causa dell'epidemia, la città di Pechino ha annullato i festeggiamenti per il Capodanno cinese. La Cina ha inoltre registrato il primo decesso avvenuto in un'area al di fuori dell'epicentro di Wuhan. Quattro casi sospetti di coronavirus in Scozia. Lo riporta SkyNews precisando che si tratta di quattro cittadini cinesi sottoposti ora ai test.

    Le quattro persone sono tutte giunte in questi giorni nel Regno Unito con un volo da Wuhan, la città cinese epicentro dell'epidemia che ha collegamenti aerei tri-settimanali con Londra, come conferma l'agenzia Pa. Sono state ricoverate sulla base di sintomi sospetti e problemi respiratori. Gli esami per verificare se siano in effetti stati colpiti dal virus cinese o no sono ora in corso a Edimburgo per tre dei casi in questione, secondo quanto riferito dal direttore dell'istituto di malattie infettive dell'università della città scozzese, e a Glasgow per la quarta persona. Al momento il contagio non è confermato.

    La maggior parte dei pazienti deceduti avevano problemi di salute di fondo come la cirrosi, il diabete, l'ipertensione arteriosa e malattie coronariche. Le regioni di Hong Kong, Macao, Taiwan, così come Stati Uniti, in Giappone e Repubblica di Corea hanno confermato un caso ciascuno, mentre la Thailandia ne ha confermati tre. ​La commissione sanitaria ha rilevato un totale di 5.897 contatti ravvicinati, aggiungendo che tra questi, 4.928 sono sotto osservazione medica, mentre altri 969 sono stati dimessi.

    MICROBIOLOGA: «TEST DIAGNOSTICO IN ITALIA FRA 4-5 GIORNI»
    «L'unico test per la diagnosi diretta del nuovo coronavirus cinese è quello ufficiale pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Arriverà ai centri in Italia fra 4-5 giorni». A spiegarlo all'AdnKronos Salute è Maria Rita Gismondo, direttore del Laboratorio di microbiologia clinica dell'ospedale Sacco di Milano, riferimento nazionale per le bioemergenze insieme all'Istituto Spallanzani di Roma. Mentre c'è attesa per le decisioni che verranno rese note stasera dall'agenzia Onu per la salute, in Italia «la circolare ministeriale di ieri dà alle strutture indicazioni per l'anamnesi dei pazienti, che riprendono quelle dell'Oms di qualche giorno fa, e ai laboratori di riferimento comunica che in presenza di un test positivo il controllo ulteriore è all'Istituto superiore di sanità», informa l'esperta. Al momento il laboratorio dell'ospedale milanese non è stato mobilitato per nessun paziente sospetto. «Siamo in contatto con Malpensa per i voli indiretti, con il ministero della Salute e l'Iss. Al momento c'è solo un gran lavoro in termini di attenzione, anche perché per noi» nella struttura specializzata del Sacco «la bioemergenza è routine». «È giusto garantire un adeguato livello d'attenzione, ma assolutamente senza creare allarmismo o panico», ha puntualizzato Gismondo a 'Lombardianotizie.onlinè, il quotidiano web della Regione Lombardia. «Nel ribadire che non ci troviamo davanti a un'emergenza - ha ripetuto - è bene sottolineare che l'Italia, e in particolare la Lombardia, sono preparate per affrontare qualsiasi evenienza. Proprio in Lombardia esiste la famosa 'BL4' che si trova all'interno dell'ospedale Sacco. È l'unica cabina di più alto contenimento infettivologico che abbiamo in Italia, quindi la garanzia di poter esaminare campioni ad altissimo rischio di infettività con la totale protezione del personale dedicato e una diagnosi rapida». In Lombardia, «anche grazie alla 'retè che collabora con noi per rispondere a eventuali bioemergenze, casi simili a quello cinese fanno elevare appena la nostra soglia di attenzione», ha tenuto a ribadire l'esperta invitando le persone a «evitare assolutamente il 'fai da tè», a «non cercare la notizia più allarmante sul web» e «consultare solo i siti istituzionali, ovvero quelli di ministero, Iss e Regione. Così eviteremo di ingolfare i Pronto soccorso».

    SECONDO CASO A MACAO, CANCELLATO CAPODANNO
    Anche Macao ha cancellato tutte le festività legate al capodanno cinese. L'annuncio, di cui dà conto Bloomberg citando la tv di Hong Kong Tvb, è dell'ufficio governativo per il turismo di Macao, dove è stato accertato un secondo caso di coronavirus, un uomo di 66 anni arrivato mercoledì dalla città di Wuhan, focolaio dell'epidemia. La regione semi-autonoma di Macao, l'unica area in tutta la Cina in cui è consentito il gioco d'azzardo, attira ogni anno milioni di turisti dalla Cina continentale.

    PRIMO CASO A SINGAPORE
    Primo caso di coronavirus a Singapore. Lo riferiscono i media locali, che citano il ministro della Salute, secondo quanto riporta Bloomberg. Il caso, riferisce lo Straits Time, riguarda un uomo di 66 anni di Wuhan, epicentro dell'epidemia, arrivato a Singapore il 20 gennaio scorso. Il figlio di 37 anni è trattato in ospedale come caso sospetto mentre i suoi compagni di viaggio sono in quarantena. Un'altra donna di 53 anni, anch'essa cinese, è risultata positiva ai test preliminari, ancora in attesa di conferma.

    DUE CASI IN VIETNAM
    Due cittadini cinesi che si trovano in Vietnam sono risultati positivi al coronavirus e sono in cura in ospedale. Lo riferiscono le autorità ad Hanoi. Un cinese che vive a Ho Chi Minh City è stato infettato da suo padre che è arrivato in Vietnam il 13 gennaio scorso proveniente dalla città cinese di Wuhan, epicentro del virus. Il padre è stato ricoverato in ospedale il 17 gennaio con la febbre alta, giorni prima che anche suo figlio mostrasse gli stessi sintomi. Entrambi sono stati messi in quarantena.

    «I pazienti hanno mostrato segni di buona guarigione, la febbre si è ridotta e ora possono mangiare», ha dichiarato il dottor Nguyen Ngoc Sang dell'ospedale Cho Ray di Ho Chi Minh City. Il vice ministro della Sanità del Vietnam ha esortato a prendere tutte le precauzioni per evitare un' ulteriore diffusione. «Dovremmo testare immediatamente tutti i casi sospetti in modo da poter rilevare il virus più rapidamente. Non vogliamo che si diffonda», ha detto Nguyen Truong Son in una conferenza stampa.

    IL PIANO DELLE AUTORITA'
    L'autorità sanitaria ha aggiornato il piano di prevenzione e controllo della polmonite causata dal nuovo coronavirus. Secondo la versione aggiornata del piano di prevenzione e controllo rilasciato ieri dalla Commissione, sulla base delle attuali conoscenze, il periodo di incubazione del virus, l'intervallo tra l'infezione e l'insorgenza dei sintomi, può durare fino a circa 14 giorni.

    Allo stesso tempo, l'ufficio generale della Commissione sanitaria nazionale e l'ufficio dell'Amministrazione Nazionale di Medicina Tradizionale Cinese hanno rilasciato congiuntamente la terza versione di prova del piano di diagnosi e trattamento oggi. Il piano aggiornato riguarda le caratteristiche eziologiche del virus, le peculiarità cliniche dell'epidemia, la definizione e la diagnosi dei casi correlati, nonché la scoperta e la segnalazione dei casi. Il programma offre anche piani terapeutici, compresi quelli della medicina tradizionale cinese.

    CASO SOSPETTO IN BRASILE
    Scatta l'allerta per il coronavirus anche in Brasile: ieri è stata ricoverata a Belo Horizonte una donna con problemi respiratori proveniente dalla Cina e le autorità dello Stato di Minas Gerais lo hanno catalogato tra i casi sospetti, nonostante il governo federale abbia nel frattempo escluso l'esistenza del problema. «Non è stato individuato nessun caso sospetto di polmonite indeterminata in Brasile legato all'evento della Cina», ha affermato il ministero della Sanità.

    Ore prima, la segreteria della Sanità di Minas Gerais aveva divulgato «fermi» sospetti sull'arrivo del virus cinese. La paziente in questione ha 35 anni, è tornata dalla Cina il 18 gennaio e il 21 è stata ricoverata all'ospedale Eduardo Menezes. «Tenendo conto il contesto epidemiologico del Paese (Cina) in cui si trovava la paziente, è stata considerata l'ipotesi che la malattia presentata dalla stessa fosse causata dal coronavirus», ha comunicato la segreteria della Sanità di Minas Gerais. I «laboratori di riferimento» sono stati comunque incaricati di «confermare o scartare l'ipotesi» del coronavirus, hanno precisato le autorità locali.

    CENTINAIA DI VOLI CANCELLATI A WUHAN
    A Wuhan nel frattempo dopo l'introduzione di una serie di misure senza precedenti per frenare la diffusione del nuovo e letale coronavirus, centinaia di voli da o per la città cinese sono stati cancellati a partire da mezzogiorno di oggi (ora di Pechino). L'Amministrazione dell'Aviazione Civile della Cina ha comunicato che un totale di 566 voli erano programmati in partenza o in arrivo a Wuhan oggi, ma 288 di questi sono stati cancellati alle 11:30 (ora di Pechino) del mattino.
    A partire dalle 10:00, inoltre, tutti i trasporti pubblici, compresi i bus urbani, le metropolitane, i traghetti e le corse interurbane sono stati sospesi, e anche le tratte in uscita dagli aeroporti e dalle stazioni ferroviarie sono state chiuse fino a nuovo avviso. L'Amministrazione dell'Aviazione Civile della Cina ha consigliato alle compagnie aeree che operano voli da o per Wuhan di prestare molta attenzione allo sviluppo dell'epidemia di polmonite e di adeguare i loro piani di volo di conseguenza.
    Secondo le autorità locali, alle 20:00 (ora di Pechino) di ieri, nella provincia di Hubei, dove si trova Wuhan, sono stati segnalati un totale di 444 casi di nuova polmonite correlata al coronavirus e 17 morti. A livello nazionale, un totale di 17 persone sono morte e 571 casi confermati in 25 regioni a livello provinciale alla mezzanotte di ieri. I decessi, con età che vanno dai 48 agli 89 anni, sono tutti avvenuti in Hubei.

    BLOCCATI TUTTI I TRENI ANCHE A EZHOU
    Dopo Wuhan e Huanggang, anche in un'altra città nella regione cinese dello Hubei, focolaio del coronavirus, sono scattate misure di sicurezza per evitare lo spostamento delle persone e la possibilità di diffusione del coronavirus. A Ezhou, cittadina da 1,1 milioni di abitanti, le autorità hanno deciso stamattina di bloccare «temporaneamente» il traffico dei treni.

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    La notizia mi preoccupa non poco. Ogni giorni sempre di più.
     
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    Secondo me è bene adottare misure di sicurezza ma non bisognerebbe creare tanto allarmismo😅 quando parlano di morti non tutti specificano che erano persone già deboli dal punto di vista immunitario 😔 è un virus molto pericoloso per chi ha immunodeficienze
     
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    Sono d’accordo, la televisione ne sta parlando fin troppo, e tanto allarmismo genera il panico, oltre che disinformazione.
    Adottando misure preventive adeguate si può contenere ed evitare il contagio.
     
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    Io sto seguendo, penso anche io che sia pericoloso ma che si stia creando tanto allarmismo in tv. Ovviamente fanno bene a mettere in quarantena certi posti!
     
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    Si, ho sentito la notizia ed ho letto varie cose riguardo a ciò...
    Da un punto di vista biologico è normale e naturale che si formino nuove specie batteriche (anche patogene) e, in questo caso, dato che danno malattie nell'uomo che ci si difenda... Per cui sono ok tutte le misure che stanno prendendo, dal controllo dei passeggeri in ritorno dal luogo del focolaio al bloccare i trasporti, dato che il contagio tra persona a persona si attua per via aerea!
    Come stato già detto però non mi preoccuperei così tanto a meno che non si sia stati di recente nel luogo della prima infezione o si sia entrati in contatto con persone che ci siano state, anche l'OMS ha dichiarato che si, è un nuovo patogeno, che si sta cercando ovviamente un vaccino ma di non allarmarsi ne tantomeno di parlare di pandemia!

    Vi metto ciò che ho trovato su di un sito che è affidabile! ^^

    "A dicembre in Cina, nella città di Wuhan, sono stati riportati casi di polmonite causate da un nuovo patogeno mai identificato prima. La causa è poi stata identificata in un nuovo virus, appartenente alla famiglia Coronaviridae.
    Facciamo il punto sulla situazione:

    1- In questo periodo è meglio non andare a Wuhan, il 95% dei casi di polmonite causati dal nuovo coronavirus riportati a oggi (22.01.20) si è originato qui. L’origine dell’epidemia sembra essere un mercato del pesce in cui si vendevano anche animali vivi, chiuso e bonificato il 1° gennaio 2020.

    2- I casi riportati all’estero sono tutti originati a Wuhan, quindi, anche se i media riportano casi thailandesi o giapponesi, si tratta sempre di qualcuno che ha contratto l’infezione a Wuhan

    3- I casi sono destinati a salire. I virus respiratori (se possono passare da uomo a uomo) si diffondono in fretta. L’aggiornamento dell’OMS sulla trasmissibilità uomo-uomo e la presenza di 15 lavoratori sanitari infettati ci suggeriscono che è inevitabile. Prendendo le dovute precauzioni però si può limitare di molto la trasmissione.

    4- Le precauzioni sono: controllare le persone con febbre negli aeroporti con voli provenienti da Wuhan, evitare di stare vicini a persone con sintomi respiratori, informare il personale ospedaliero affinché prenda tutte le dovute precauzioni per non infettarsi a contatto con i pazienti.

    5- Il virus infetta le basse vie respiratorie di conseguenza causa sintomi influenzali e polmoniti. Questo è un male perché i sintomi sono ovviamente più gravi, ma la trasmissibilità di un virus che si replica principalmente nelle basse vie respiratorie è più bassa di un virus nelle alte vie respiratorie, in quanto il percorso che deve fare il virus è piú lungo.

    6- La mortalità è minore rispetto alla SARS. Questo è un bene per chi si infetta, ma un male per riuscire a fermare l’epidemia. Se ci sono casi lievi è facile che non vengano riportati, ma allo stesso tempo queste persone contribuiranno alla trasmissione dell’infezione.

    7- Dalle sequenze geniche a disposizione si può vedere che il virus non è mutato molto tra i vari casi, sottolineando come il passaggio da animale a uomo sia avvenuto di recente. Questo è nuovamente un bene per riuscire a tracciare l’origine e la diffusione dell’epidemia, ma dobbiamo tenere sotto controllo le sequenze isolate da tutti i pazienti per verificare se il virus può ulteriormente adattarsi all’uomo e diventare più trasmissibile.

    8- Il virus appartiene alla famiglia dei coronavirus e non è distante a livello di sequenza genetica alla SARS, il che è un male a livello mediatico perché può causare psicosi, ma un bene perché si possono riutilizzare alcuni strumenti diagnostici precedentemente sviluppati per la SARS.

    9- I coronavirus sono da tenere sotto controllo, 2002 SARS, 2012 MERS e ora il nuovo coronavirus di cui non è ancora stato deciso il nome. I virus hanno come ospiti preferenziali i topi o i pipistrelli, ma passando attraverso ospiti intermedi possono adattarsi all’uomo com’è successo per la SARS con gli zibetti, e per MERS con i dromedari.

    10- Non si sa ancora come chiamare il nuovo virus: novel SARS (severe acute respiratory syndrome) non sarebbe inappropriato, ma ovviamente genererebbe ulteriore panico. Non si può neanche nominare il virus con il nome della città per evitare di associare uno stigma alla città di Wuhan. Non ci resta che attendere la decisione del nuovo nome."

    Fonte: https://www.scientificast.it/10-cose-da-sa...VeZND60fVNz2MVU
     
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    Ecco, molte cose dette nell'articolo non vengono proprio menzionate dai media ^^'' come volevasi dimostrare, creano solo confusione e disinformazione!
    Grazie per averlo condiviso Cla!
     
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    Figurati! ^^
    Poi magari in seguito ci saranno altre notizie ma per il momento direi che al momento non ci sia da preoccuparsene in maniera ossessiva! ^^
     
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    Ora che il virus è arrivato in Italia se ne sentono tante. Io credo sia giusto agire con più prudenza rispetto a prima, per limitare il contagio, non tanto per l'influenza in sè, quanto perché un sovraffollamento dei nostri ospedali sarebbe un bel problema. Ma credo sia anche giusto non farsi prendere dal panico collettivo come vuotare supermercati in zone dove ancora non ci sono stati casi...
     
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    Io mi trovo in una zona non rossa, ma dove comunque hanno chiuso scuole, musei ed altri luoghi pubblici...qualche giorno fa son stati presi d’assalto alcuni reparti dei supermercati, soprattutto verdura/frutta, pane, acqua, latte e uova, carne...una fila alle casse mai vista prima :/ e menomale che bisognerebbe evitare i luoghi affollati! ^^’ Credo che la gente si sia fatta prendere un po’ troppo dal panico, io comprendo bene che non bisogna prendere il problema sottogamba, però così mi sembra esagerato; gli addetti ai supermercati oltretutto hanno garantito che gli approvvigionamenti saranno continui e non subiranno ritardi o rallentamenti, quindi questa corsa al cibo mi sembra davvero fuoriluogo.
     
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    Si, ora è arrivato anche in Italia ma secondo me non c'è così da allarmarsi come sta facendo gran parte delle persone...!
    Giusto isolare le zone rosse o le zone limitrofe chiudendo le attività, giusto avere un po' più di attenzione in generale, giusto informarsi ma davvero certa gente è andata in panico! Anche qui sono state un po' presi in assalto i supermercati e non si trovano mascherine e gel disinfettanti! Anche qui gente che ha semplicemente starnutito è stata guardata male ecc... ^^" Roba da pazzi!!!!
    Qui in Toscana fino a pochi giorni fa non c'erano contagi e i pochi che sono stati trovati, per il momento, sono casi isolati quindi secondo me è giusto che per adesso le nostre attività continuino in maniera regolare! ^^
     
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    Ogni inverno abbiamo almeno una volta raffreddore o anche la febbre, se non ci troviamo in una zona ad alto rischio dovremmo stare tutti tranquilli e vivere come sempre abbiamo fatto. Potrei comprendere il panico solo per le persone che sono anziane e/o hanno patologie serie.
    La settimana scorsa ero al bar, c'erano molte persone e io ero seduta al tavolino, entra un ragazzo cinese per prendersi solo un caffè, si era diretto verso il bancone ma tutti quelli che erano lì si erano velocemente allontanati da lui, era come se fosse da solo in uno spazio vuoto. Aveva fatto il "madornale errore" di soffiarsi il naso, alcuni hanno iniziato a guardarlo ancora più male e a metterlo in imbarazzo. E' allucinante.
    Un mio amico turco crede anche alle fake news che circolano sia qui che all'estero, gli ho dovuto spiegare che non siamo di fronte all'apocalisse.
    Ieri pomeriggio è stato accertato il primo caso in Puglia, per ora non mi preoccuperei molto ma sto in allerta, spero vivamente che sia anche l'unico, che si riesca a prevenire la diffusione
     
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