Come e quando si festeggia la vera Pasqua?

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  1. Julyah
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    La Pasqua Ebraica è una festività che ricorda l’esodo di liberazione dall’Egitto da parte degli israeliti.

    Ha acquisito con il Messia un significato ancora più profondo, essendo la Commemorazione del versamento del suo sangue innocente, per permettere a chi ripone fede in Lui di essere liberato dalla morte e avere risurrezione.


    LA PASQUA PAGANA

    ishtar
    Easter, Astarte, Ishtar, Venere: dèa pagana che veniva festeggiata negli stessi giorni in cui oggi cade la Pasqua che festeggia la Cristianità in generale...come quella appena trascorsa.


    La Pasqua è una festività riconosciuta dal “Calendario Liturgico Cristiano”, ma, facendo brevi ricerche storiche ed analizzando le scritture, possiamo scoprire come la Pasqua che viene decisa dagli organi ecclesiastici non corrisponda con la data dell’ultima cena del Messia.

    La Pasqua pagana venne istituita nel Concilio di Nicea indetto da Costantino nel 325 d.C.. Da quell’anno, egli legò indissolubilmente l’Impero Romano alla Religione Cattolica di stato, dove impose in tutti i luoghi del suo dominio l’osservanza della “Pasqua Cristiana“. Essa doveva celebrarsi in coincidenza della prima domenica dopo l’equinozio di primavera (21 marzo). Come molti sanno, le festività istituite dalla Chiesa Cattolica (che tradotto significa appunto ‘Chiesa Universale’) cadevano in concomitanza con giorni dedicati alle divinità pagane per l’unificazione pacifica dei culti (corrispondente all’odierno ‘ECUMENISMO’). Incredibilmente, l’equinozio di primavera in questo caso era dedicato alla Dea Astarte, anche conosciuta come Ishtar o Easter (da qui la parola inglese per pasqua che è esattamente ‘EASTER’!). I veri credenti possono davvero festeggiare una simile vergogna?

    L’uovo (così come i pulcini, le colombe ed i conigli) sono simbolismi che richiamano alla fertilità. E’ figlio di antichi culti esoterici, e non fa altro che contaminare il messaggio semplice del Vangelo: La salvezza allargata a tutta l’umanità, grazie al sacrificio di Yahushua.
    Cosa ha a che fare il Messia con questi simbolismi pagani? Perchè insegnare ai bambini fin da piccoli, con carini e seducenti immagini colorate, a festeggiare una festività pagana? E soprattutto la dea ‘EASTER’ della fertilità, della seduzione sessuale e della guerra?

    La Pesach o Pesah (פסח), che significa “passaggio”, è una festività ebraica che ricorda l’esodo e la liberazione del popolo israelita dall’Egitto.
    Essa si celebra al tramonto del quattordicesimo giorno del mese di Nisan del calendario Ebraico:

    “Nel primo mese, il giorno quattordici del mese, alla sera, voi mangerete azzimi…” (Esodo 12,18).

    Approfondendo la lettura dei vangeli, possiamo comprendere come Yahushua ed i suoi discepoli si riunirono al tramonto del tredicesimo giorno del mese di Nisan, cioè la sera prima della sera di pasqua ebraica!

    La giornata secondo gli israeliti intercorreva da tramonto a tramonto. Invece di considerare la giornata da mezzanotte a mezzanotte, alle 18 circa di ogni sera inizia il giorno successivo, e termina prima delle 18 del giorno dopo.

    Quest'anno, la Pasqua ebraica inizia al tramonto di venerdi 22 aprile. La cena del Messia si commemora quindi al tramonto di giovedi 21 aprile.

    Cronologicamente, il Messia viene catturato all’alba del giorno della preparazione pasquale, portato a processo e successivamente condannato. Yahushua muore nel momento in cui gli israeliti preparavano la cena pasquale e ne uccidevano l’agnello. Questa corrispondenza voleva far comprendere come il sangue del Messiah fosse simbolo di cancellazione dei peccati per il suo popolo! E’ l’‘agnello che toglie il peccato dal mondo’ (Giovanni 1:29). Se Yahushua fosse stato ucciso in un altro giorno, non avrebbe potuto riprendere l’immagine dell’agnello pasquale.

    Quando il Messia istituì la commemorazione del suo sacrificio, lo fece durante la cena della pasqua ebraica tradizionale, con la differenza che lo fece la sera prima. Questo perchè, tecnicamente parlando, essendo Lui a rappresentare l’agnello sacrificale non avrebbe potuto essere “fisicamente” PRESENTE la sera dopo, quella della Pasqua Ebraica, dato che doveva essere arrestato e ucciso quella notte stessa, che corrisponde esattamante al “giorno” in cui viene sacrificato l’agnello per festeggiare la pasqua ebraica.

    Luca 22:14-20 Quando giunse l'ora, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. Egli disse loro: «Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi, prima di soffrire; poiché io vi dico che non la mangerò più, finché sia compiuta nel regno di Dio». E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi; perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio».
    Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.
     
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