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Jade_5HT
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La grafica da utilizzare, le abilità da mettere in evidenza, la capacità di essere concisi. Tutti aspetti fondamentali per riuscire a scrivere un buon curriculum. Un “pezzo di carta” fondamentale al quale è affidato il compito di spalancarci le porte di un potenziale colloquio in azienda. Da redigere, quindi, con la massima attenzione e senza lasciare nulla al caso. Soprattutto se il tempo che si ha a disposizione per fare centro è davvero pochissimo. Esattamente 8,8 secondi. Tanto è il margine di attenzione di chi legge il cv secondo una nuova ricerca, pubblicata sul quotidiano britannico Telegraph, condotta dal social network dei professionisti LinkedIn. Per non sbagliare e aumentare le proprie chance ecco allora il decalogo messo a punto dall'esperta Lousia Symington-Mills. 
1.Sintesi.
La prima regola è essere il più possibile concisi. Niente può scoraggiare di più che fiumi di inchiostro da leggere. Se non si vuole irritare l'interlocutore prima ancora che cominci la lettura, occorre sintetizzare al massimo ogni esperienza. L'ideale sarebbe riassumere il cv in una sola pagina e inviarlo già stampato.
2.Precisione.
Affinché il curriculum sia di facile lettura è necessario dividerlo in capitoletti ai quali va dato un titolo concreto. Inoltre, è necessario illustrare gli obiettivi e i risultati fino a quel momento raggiunti. In questo modo si evita che insorgano dubbi nell'interlocutore o che quest'ultimo debba ricostruire il percorso formativo e professionale, perdendo tempo prezioso.
3.Tradizione.
Chi cerca una persona da assumere spera che il compito sia il più facile possibile. Quindi è bene abbandonare l'idea di un curriculum troppo originale e fuori dagli schemi. Potrebbe diventare un boomerang. Molto meglio puntare sul formato standard e su caratteri di facile lettura. Del tutto sconsigliati sono le pagine colorate, i disegnini e l'uso della propria calligrafia.
4.Rilevanza.
Un cv deve far venire voglia a chi lo sta scorrendo di continuare a leggere. Se un'azienda cerca un determinato profilo, e si ritiene di impersonarlo, è bene citare le esperienze più significative nelle primissime righe. E via via parlare delle altre. Le competenze in linea con l'occupazione sono in assoluto le prime che il datore di lavoro deve vedere. Prima che passino i fatidici nove secondi.
5.Umiltà.
Se si desidera colpire con il proprio cv è meglio evitare gergo e frasi fatte. Una ricerca recentemente condotta da LinkedIn ha dimostrato che, nel 2014, la parola più abusata è stata “motivato”. Seguita da “creativo”, “entusiasta” e “appassionato”. Sono termini facili da usare, ma più difficili da dimostrare. È sempre meglio far vedere le proprie qualità sul campo.
6.Grafica.
Quando si compila un curriculum bisogna anche pensare a come colpire lo sguardo dell'interlocutore. Una tecnica molto utile prevede l'uso sapiente di grassetti, barre laterali e caratteri più grandi. Vanno usati in modo selettivo, per attirare l'attenzione su elementi basilari del cv.
7.Connessione.
Nel mondo dei professionisti social network come LinkedIn stanno diventando sempre più importanti, anche in fase di reclutamento. Ma tutto quello che siamo in grado di mettere in Rete può anche essere tradotto sulla carta. Evidenziare le credenziali social, se hanno attinenza con l'occupazione oggetto del colloquio, dimostra che si è costantemente connessi. E pronti per il nuovo ruolo.
8.Interesse.
Facile a dirsi, più difficile a farsi: bisogna essere interessanti. La vita non è fatta di solo lavoro, quindi dopo aver colpito l'interlocutore con le proprie abilità è bene menzionare ciò che si ama fare nel tempo libero. Entrando il più possibile nello specifico. A quanto pare, citare hobby generici è uno dei dieci passi falsi nella compilazione di un curriculum. Quindi bando a termini quali “cultura” o “socializzazione”. Se si corre per la maratona, o si scia sulle Alpi, è fondamentale dirlo.
9.Sviluppo.
Anche dimenticare di citare il proprio sviluppo personale è un errore da non commettere. Per questo è bene pensare a qualche qualità che il datore di lavoro gradirebbe scoprire, e puntare proprio su quella. Magari sulla capacità di parlare in pubblico, di risolvere i problemi o di gestire situazioni impreviste. Il proprio lato più nascosto deve venire fuori entro nove secondi.
10.Controllo.
Seguendo queste regole è molto più facile fare colpo sul datore di lavoro. Ma ovviamente è fondamentale rendersi reperibili. Quindi prima di spedire o inviare il cv è bene controllare che i propri riferimenti (telefono, indirizzi, email) siano esatti, chiari, aggiornati e professionali. A quel punto non resta che rispondere. E incrociare le dita.
Fonte
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A queste cose, per il mondo di adesso, per la situazione in cui ci troviamo e per la mia personale situazione ci credo e non ci credo...
Si, un CV fatto bene ovviamente può portare quel qualcosa in più ma non è la base, purtroppo... Poi ovvio, dipende da cosa cerchi, dal settore e da tutta un'altra marea di piccole cose...
In più non esiste il CV perfetto, da qualche parte per esempio richiedono il formato Europeo, da altre no, da una parte vogliono sapere hobby ecc... da altre me lo hanno personalmente sconsigliato a meno che non siano qualcosa di inerente all'ambito in cui si cerca lavoro... Quindi insomma, direi che non sono nemmeno qui d'accordo con l'articolo (e ne ho letti, hai voglia se ne ho letti per cercare di farlo il meglio possibile dato che, come ho detto non trovando lavoro uno si attacca a tutto!!)...
Ma insomma, già che ci siamo vedo un po il tutto punto per punto, non mi voglio sicuramente elevare a quella che "ha fatto tutto perfetto"! ^^"
1- Una pagina no, ma ha visto da tante parti che consigliano di farlo di 2 pagine... ^^
Quindi si, essere sintetici... Se si sono fatte molte esperienze (non nel mio caso) o corsi al centro per l'impiego mi dissero di selezionarle in base al lavoro cercato e desiderato... Come ho detto se possibile, nel mio caso ci sta tutto non avendo grosse esperienze in merito...
Io l'ho proprio di due pagine, nella prima principalmente dati anagrafici ed ambito dell'esperienza professionale mentre nella seconda l'istruzione, conoscenza lingue ed informatica ed altri dati...
2- Come dicevo in cima il formato Europeo (o Europass) è nato proprio per questo, per cercare di dare un'uniformità al CV, dividerlo in sezioni (o capitoletti come li vogliate chiamare) essendo il più sintetico e preciso possibile...
Peccato che a molti questo formato stanca, risultano CV troppo uguali gli uni agli altri e troppo standardizzati... -.-" Impossibile sapere a priori cosa voglia l'azienda o l'ente dove lo mandate a meno che non ve lo dicano o non abbiate recensioni da chi ci è passato prima di voi...
Personalmente l'ho in questo formato, concordo con l'articolo che è più preciso ma appunto, non tutti la pensano così e non sono dall'altra parte! ^^"
3- Questo è vero, anche se uno scrive il CV in pagina Word meglio senza tanti colori o formati di scrittura strani... O almeno, io la penso così... Come detto ho il formato Europeo e non l'ho cambiato come struttura, ovviamente ci ho aggiunto i miei dati e la personalizzazione sta in quello... In teoria (mooolta teoria!) dovrebbe colpire ciò che hai fatto fino a quel momento sia come studi che come esperienze...
4 - Si, ovvio anche questo...
Ed infatti nel formato Europeo come detto ci sono prima i dati personali e poi subito dopo le esperienze! ^^ Dovrebbero essere quelle le cose importanti (ribadisco, dovrebbero)...
5- è vero, dovrebbe essere così...
Dico dovrebbe nel senso che, come nel mio caso, posso capire che certe frasi possano essere prese per sottolineare certe caratteristiche che potrebbero portare acqua al proprio mulino... Però, ovviamente, prenderle e schiaffarle li senza adeguarle alla propria persona no... Quindi si prendere spunto per mettere in evidenza certe cose ma, almeno per me devono poi corrispondere a verità...
Tipo, non posso dire che sono motivata per boh, stare al pubblico quando mi fa schifo ecco... XD!
Penso che però se sono veritiere possano aiutare... Magari invogliano a chiamare a colloquio (cosa già molto molto difficile di questi tempi!) per indagare appunto il perché di quella frase...
6- Giusto e come già detto il CV Europeo già un po' lo fa... Questo non vieta ad una persona se vuole sottolineare altro di poterlo modificare a piacimento...
7- Ecco, in questo caso non sono d'accordissimo..
Purtroppo, almeno in Italia non ha ancora preso piede questo fatto di Linkedin ecc... Io sinceramente non metterei certe informazioni sul CV cartaceo, tanto se vogliono il modo per trovarti lo stesso lo hanno...
Eviterei a meno che non siano profili TOTALMENTE professionali e come dice l'articolo inerenti al lavoro svolto (o voglio andare all'estero dove invece hanno preso molto piede!)...
8- Si e no...
Come ho detto all'inizio mi hanno suggerito di mettere solo ciò che potrebbe dare un'impressione positiva rispetto al posto di lavoro che si sta cercando... Per quanto mi riguarda non ho molti hobby, non faccio parte di associazioni culturali o di volontariato per cui ho preferito non metterci nulla... Dire che faccio Zumba o che me ne sto a vedere telefilm sinceramente non mi pareva molto il caso! ^^" Poi magari sbaglierò ma potrebbero non vederlo bene e quindi ho evitato...
9- Anche qui, se le hai e soprattutto se sono inerenti al lavoro cercato... Perché poi se hai la fortuna di fare un colloqui il problem solving lo chiederanno li...
10- Beh, questo è ovvio, aggiornare e controllare sempre! ^^. -
Jade_5HT .
User deleted
Condivido condivido con te soprattutto il primo e il settimo punto.
La sintesi è importante, ma almeno due pagine sono essenziali, secondo me. È per dare corpo al curriculum, è un modo per dire "ho delle esperienze, guardale, sono scritte qui".
Per i link ai social, dipende molto dal tipo di lavoro che si svolge. Se la comunicazione è parte importante della propria attività, è giusto dimostrare di essere attivi. Nel mio caso, per esempio, è completamente inutile.
Poi dipende molto da chi riceverà il nostro curriculum. Alcune regole possono aiutare molto quando si tratta di aziende abbastanza grandi, che possono preferire certi standard, in modo da velocizzare la ricerca del personale. Io, che in pratica, ho portato CV dentro delle attività private, ho seguito solo le regole generali (grafica, sintesi, utilizzo di alcuni termini piuttosto che altri...).. -
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Io Linkedin ce l'ho (ho visto il topic apposito, dopo leggo) ma sono consapevole di usarlo male... Lo feci perché nella foga dell'inizio mi sono buttata nel "provare di tutto e di più"...
Uguale a te, per il mio settore, per quanto riguarda ciò che vorrei fare (laboratori di analisi cliniche ed ambientali, laboratori o controllo qualità in aziende farmaceutiche o chimiche) sono inutili... Sarebbero utili volessi farmi vedere da aziende estere o facessi ricerca (per aggiornare le pubblicazioni per esempio) ma non voglio ne l'uno ne l'altro...
Forse servirà se entro davvero nel mondo della Nutrizione, molti miei colleghi hanno pagine professionali ma per adesso sto seguendo il corso e non sono in attività per cui è inutile, è una cosa che verrà se e quando inizierò la carriera (per dire, non sono ancora iscritta all'albo ne ho aperto la partita IVA, per cui)...
Idem io ho seguito le regole principali quindi.... -
Jade_5HT .
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Esatto, anch'io all'inizio mi sono fatta LinkedIn, ma ho abbandonato quasi subito l'idea di tentare la strada delle grandi aziende. Ad oggi quindi mi è praticamente inutile. . -
Cromatina .
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Voi personalmente preferite il formato Europeo agli altri? . -
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Eli preferire è una parola grossa...
Al momento si, lo ho in formato europeo perché è quello che mi hanno consigliato al centro per l'impiego la prima volta che andai... Non so dirti se è il meglio o no, io ho semplicemente seguito le loro indicazioni... Sicuramente è il più semplice da fare e da compilare dato che è un prestampato e lo modifichi solo con le tue informazioni...
Non so che altri tipi di CV esistano ne se tantomeno sono più efficaci di quello europeo...
Io l'unica cosa che ho fatto è stato farne due copie, una per il mio settore ed una per altri lavori ma non di più...
Ora comunque devo anche io aggiornare e ricominciare a mandare, magari mi informo su che altri tipi di CV esistono.... -
Cromatina .
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Visto che il tuo settore è anche il mio, spero che questo resti comunque inerente al topic, ti posso chiedere quali sono le differenze tra i due cv che hai compilato? . -
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Le differenze sono poche, sul serio...
La più grande al momento è che in quello per gli altri settori ho messo che ho lavorato come promoter, nell'altro no... Ora che lo aggiorno sicuramente metterò anche l'esperienza in negozio nell'altro sono un po' indecisa... E la foto, gli esercizi commerciali di solito la richiedono mentre per mandarla ai laboratori ecc spesso la ometto... Purtroppo non ho molte esperienze....
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