Qual è la differenza tra la religione e la spiritualità?

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  1. Clizietta
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    Risposta: Prima di investigare la differenza tra la religione e la spiritualità, dobbiamo definire i due termini. La religione si può descrivere come “la credenza in un Dio o dei che devono essere adorati, e che solitamente si esprime nella condotta e nel rito”, oppure “qualsiasi sistema specifico di credenza, adorazione, ecc. che spesso comporta un codice etico”. La spiritualità invece si può definire come “la qualità o il fatto di essere spirituali o non-fisici”, oppure “un carattere principalmente spirituale che si dimostra nel pensiero, nella vita, ecc; una tendenza o un tono spirituale”. In breve, la religione è una serie di credenze e rituali mirati a mettere la persona in un giusto rapporto con Dio, mentre la spiritualità è una focalizzazione sulle cose spirituali e sul mondo spirituale invece che sulle cose fisiche e mondane.

    L’equivoco più comune sulla religione è che il Cristianesimo è semplicemente un’altra religione come l’Islam, il Giudaismo, l’Induismo, ecc. Tristemente, molti che dicono di essere Cristiani praticano la loro fede come se fosse una semplice religione. Per molti il Cristianesimo non è altro che una serie di regole e di riti che una persona deve osservare per andare in paradiso dopo la morte. Ciò tuttavia non è il vero Cristianesimo. Il vero Cristianesimo non è una religione ma una fede che mira ad avere un giusto rapporto con Dio, ricevendo Gesù per grazia attraverso la fede come il proprio Salvatore e Messia. E’ vero che il Cristianesimo ha dei “riti” da osservare (come il battesimo e la santa cena) e delle regole da seguire (per esempio, non uccidere, amare il prossimo, ecc.). Tuttavia questi riti e queste regole non sono l’essenza del Cristianesimo. I riti e le regole del Cristianesimo sono il risultato della salvezza. Quando riceviamo la salvezza attraverso Gesù Cristo, veniamo battezzati come atto di proclamazione della nostra fede. Osserviamo la santa cena come ricordo del sacrificio di Cristo. Seguiamo una lista di regole morali perché amiamo Dio e perché siamo riconoscenti per ciò che ha fatto.

    L’equivoco più comune intorno alla spiritualità è che ci sono molte forme di spiritualità ugualmente valide. La meditazione fatta in posizioni insolite, la comunione con la natura o la ricerca di conversazioni con il mondo degli spiriti, ecc. possono sembrare attività “spirituali” ma sono in realtà false spiritualità. La vera spiritualità significa avere lo Spirito Santo di Dio quale risultato del ricevere la salvezza attraverso Gesù Cristo. La vera spiritualità è il frutto che lo Spirito Santo produce nella vita di una persona: l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la bontà, la benevolenza, la fedeltà, la mansuetudine ed l’auto controllo (Galati 5:22-23). La spiritualità ha a che fare con il somigliare di più a Dio che è spirito (Giovanni 4:24) e avere una trasformazione di carattere per esser conformati alla Sua immagine (Romani 12:1-2).

    Ciò che la religione e la spiritualità hanno in comune è che entrambe possono essere modi falsi per avere una relazione con Dio. La religione tende a sostituire un rapporto genuino con Dio una osservanza fredda di riti. La spiritualità tende a sostituire un vero rapporto con Dio con la connessione con il mondo degli spiriti. Entrambe possono dunque essere, e spesso sono, sentieri falsi per arrivare a Dio. E’ anche vero tuttavia che la religione può avere un grande valore nel puntare al fatto che c’è un Dio che dobbiamo rendere conto a Lui. L’unica vero valore della religione è la sua capacità di sottolineare il fatto che siamo mancanti e bisognosi di un Salvatore. La spiritualità può avere valore nel sottolineare che non esiste solo un mondo fisico. Gli esseri umani non sono solo materiali ma possiedono anche uno spirito. C’è un mondo spirituale intorno a noi del quale facciamo bene ad essere consapevoli. Il vero valore della spiritualità è che punta al fatto che c’è qualcosa e qualcuno al di là del mondo fisico con il quale dobbiamo avere contatto.

    Gesù Cristo adempie sia la religione sia la spiritualità. E’ a Gesù che dobbiamo rendere conto ed è a Lui che punta la vera religione. Gesù è Colui al quale dobbiamo connetterci e Colui al quale mira la vera spiritualità.


    Per saperne di più: http://www.gotquestions.org/Italiano/relig...l#ixzz3D8xOcH4q
     
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    Il Senzacuore

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    Mi è piaciuto che si è partiti nel cercare di definire "spiritualità" e "religione" in termini assoluti e sei o sette righe sotto si è finiti esattamente per sminuire proprio le asserzioni generali. Decides, senza offesa, o si esplicano i concetti in maniera oggettiva, o li può esplicare in maniera cattolica/cristiana.

    La spiritualità e la religione sono differenze rintracciabili in qualsiasi religione di questa terra. La religione è chiaramente una istituzione di regole e credenze generali e fin lì ci siamo. La spiritualità invece significa esplorare il mondo e interpretarlo in base alla propria sensibilità particolare. Cosa che in seno alle varie religioni conduce a visioni più o meno individuali o ad intuizioni di carattere "occulto". La cosa curiosa è che di religioni ce ne sono a migliaia che dicono cose diverse, ma le spiritualità tendono invece a riallacciarsi a punti comuni a prescindere dalla cultura e dal contesto, perché parliamo in effetti, in molti casi di realtà pratiche. Mai sentito parlare di viaggio astrale? Sostanzialmente sarebbe la capacità di proiettare il proprio "spirito" o "corpo di luce" e vedersi al di fuori del proprio corpo. Queste convinzioni c'erano nel cristianesimo ed erano chiamate "voli notturni". E' da lì che è nata l'immagine della strega sulla scopa, anche se, curiosamente, l'inquisizione romana (che non era quella spagnola, attenzione) non puniva queste convinzioni.

    Più interessante è notare che queste definizioni del librarsi con il proprio spirito le ritroviamo ampiamente in quasi ogni religione. C'è nel concetto giapponese dello shintoismo e del relazionarsi appunto, con degli spiriti (lì addirittura, la capacità di vedere il mondo nella realtà spirituale poteva essere "portato" nella realtà fisica, cambiando il modo in cui si percepiva il mondo), idem nella religione nordica, idem in quella celtica e così via. La base della cosa probabilmente è del neolitico, visto che è abbastanza provato essere una costante nello sciamanesimo. E ricordiamoci che qualsiasi germe di qualsiasi religione presenta spunti di una religione perlomeno animica.

    Quindi a voler ben guardare, la religione può cambiare nel tempo, ma la spiritualità invece è una costante. E sempre la religione diventa una cosa statica e "formale" nel tempo, frenando invece quelle persone che dotate di una forte volontà di indagare il mondo non riescono a cristallizzare le proprie esperienze (E attenzione che parliamo di ESPERIENZE, non di CREDENZE) in una struttura statica. Forse dovremmo accettare che la verità cambia dal punto di vista da cui la si guarda e accettarci gli uni e gli altri, senza dover per forza spiegare il mondo partendo dalle idee di qualcun altro ma dalle proprie.
     
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  3. krishna943
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    Religione = politica.
    Spiritualità = musica, pittura,poesia ecc.
     
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2 replies since 12/9/2014, 23:33   66 views
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