Pornografia

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  1. Perseverance
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    CITAZIONE (GoldieBumBum @ 9/7/2012, 16:54) 
    Vabbeh, ho scritto un poema, quindi mi scuso uno, e due mi scuso se magari scrivo in maniera un po' dura, ma io mi lascio prendere dai discorsi e vado, vado, vado..quindi grazie a chi leggerà tutto!

    CITAZIONE
    E poi vedere pornografia è normale per un uomo, perché imporre di non vederne?

    vedere pornografia è normale per un uomo solo perchè è socialmente accettato, non perchè è un bisogno fisiologico dell'uomo. la masturbazione può essere un bisogno, o un desiderio fisiologico, di certo non la pornografia.

    Su altri argomenti le crepe del nostro sistema sono più evidenti (es. il razzismo: non dobbiamo essere razzisti perchè è sbagliato però poi diamo a balotelli dello sporco negro, salvo adorarlo quando fa goal agli europei, oppure assumiamo mal volentieri un senegalese in regola perchè abbiamo paura che spaventi i clienti, e tutto questo rientra oggi nel "non razzismo"), la pornografia invece è collettivamente accettata, ma non pubblicamente, come un tempo lo erano altri fenomi che ad oggi hanno creato conseguenze devastanti (es. la mafia, eppure per lungo tempo sono stati bravi ragazzi per la stra grande maggioranza della gente), ma questo è proprio il motivo per cui nessuno sente troppo il problema: ciò che è standard è ciò che regge la società, e anche ciò che assottiglia l'individualità, e la pornografia è un modello standard, è parte integrante di sistemi come quello del controllo sociale, e so che può sembrare assurdo se uno non ci ha mai, magari, pensato troppo sopra, ma niente succede per caso.
    La pornografia non è la nuova frontiera della donna libera, è semplicemente la nuova frontiera del mondo libero: oggi il sesso non è più u ntabù, e fin qui tutto bene, ma se il sesso smette di diventare tabù la logica conseguenza sociale è che la donna debba cambiare modo di apparire: solo fino a 60 anni fa in Puglia c'erano ancora le tarantate, e queste donne erano donne così plasmate dal mondo in cui nascevano che non trovando spazio, si ritrovavano con terribili mostri interni, e tutto ciò a cui si potevano ridurre erano esorcismi danzanti e colorati una volta l'anno in cu ifar defluire tutto.

    CITAZIONE
    Abbiamo avuto secoli e secoli, durante le quali la donna doveva attenersi ad un comportamento sessuale "corretto" per l'epoca, oppure essere considerata una poco di buono ed esclusa dalla società, e adesso che è un po' più libera (ma lungi ancora dall'essere veramente libera) di far ciò che vuole, diciamo che è un comportamento anti-femminile?

    Non si tratta di anti-femminile, non è una questione di genere, non siamo più libere rispetto a prima, siamo semplicemente in una condizione diversa perchè i tempi l'hanno richiesto, non siamo noi più libere perchè possiamo dire parolacce di fronte a tutti, possiamo lavorare e metterci gonne più corte, possiamo diventare geni dell'astrofisica o pornostar, siamo solo dentro ad un altro periodo della stessa storia, e così non siete liberi voi uomini, non siamo esseri diversi, siamo l'uno la metà dell'altro, siamo coesistenti, e se non siamo libere noi, non siete liberi voi, perchè voi sottostate alla regola sociale del ruolo che l'uomo svolge, del potere che l'uomo ha, e ne usufruite di conseguenza.
    Non siamo libere perchè non veniamo più bruciate o accusate di stregoneria, quella è la storia dei libri del liceo, la vera storia è una lunga analisi psicologica e antropologica della nostra difficoltà a gestire tutte le possibilità che abbiamo in quanto uomini e donne. Non è questione di attenersi a comportamenti socialmente corretti, è questione di assenza di libertà sessuale in generale, infatti è un continuo di persone che si rivolgono ad altre persone perchè non riescono a vivere appieno la propria vita sessuale, uomini con ansie da prestazione o eiaculazione precoce di origine psicologica, donne che non hanno orgasmi, o che non hanno mai avuto un orgasmo clitorideo, oppure uno vaginale, uomini che serialmente oppure non serialmente si sentono in diritto di stuprare, ragazzi/e che fanno sesso per la prima volta quando ancora non hanno o a malapena hanno un'identità sessuale, etc etc, tutto ciò è correlato non è che c'è la sfera Pornografia, la sfera Stupro, la Sfera ciao ciao orgasmi e quella Benvenuta ansia da prestazione.

    CITAZIONE
    Non perché non guardare video di tal genere sia un grosso peso per me, ma proprio per un discorso di rispetto della libertà individuale.

    Era di libertà indivduale che parlavo quando dicevo che non m'interessa, nel mio caso, se il mio ragazzo si masturba pensando alla sua ex (riprendo quest'esempio, perchè ho letto di sopra che qualche ragazza diceva che ovviamente le darebbe fastidio): è ovvio che se lo facesse non verrebbe mai a dirmelo perchè sa che mi farebbe stare male, ma pensarlo è un suo pieno diritto, che mi piaccia o meno, farlo significa mancarmi di rispetto e tradire la mia fiducia, che è ben un'altra cosa. Capisco se mi vieni a dire "non ti sta mica mancando di rispetto se si guarda un video porno" ma io penso di sì, per tutti i motivi suddetti, e per gli stessi motivi credo che stia mancando di rispetto anche a sè stesso.

    P.S: sono stata la prima a dire che la mia reazione con il mio ragazzo è stata esagerata, ma parlare con persone che ne sono al di fuori e parlare con la persona con cui condivido la vita è differente e si articola in maniera differente.

    L'accessibilità ad un bene crea il bisogno, molto semplice. Il voyeurismo non è tanto distante dall'attuale pornografia. E, il fatto che sia accettata socialmente non implica necessariamente che questo diventi normale. Una condizione necessaria non è automaticamente sufficiente. Affinché questa diventi sufficiente, serve una dimostrazione rigorosa più ampia, che vada aldilà del "secondo me".

    Inoltre è inaccettabile quello che sembra un parallelismo molto forzato fra il discorso in atto e il razzismo o soprattutto la mafia.
    Innanzitutto la mafia non nasce con il consenso popolare, ma con la repressione sociale. E la cosa è facilmente riscontrabile su un qualsiasi libro di storia.
    Poi, tu mi confronti qualcosa di tangibile su fascicoli di inchieste giudiziarie, dati economici e sociali di larga portata, con quella

    Inoltre mi parli di controllo sociale, ma su quali basi? La pornografia fa parte di un sistema di controllo mentale? Come e cosa fa di preciso? Ma non mi bastano, in tal caso, opinioni, voglio sentire connessioni logiche inconfutabili, altrimenti tutto ha poco senso. Il sensazionalismo è poco meno che nulla.
    Poi, "assottigliare l'individualità". Bene, impedendo di vedere film porno, assottigliando in un altro senso l'individualità, avremmo risolto il problema? Dove sarebbero le conseguenze positive? E quelle negative? Te ne dico una di chiaramente negativa: negare una libertà.

    E, infine, "non siamo più libere ma solo in un'altra condizione", è un puro sofismo. Questa condizione, per quanto ancora limitata e certamente da espandere, ti consente di fare molte cose che prima non potevi assolutamente fare. Se tu credi che, poter scegliere il proprio lavoro, sia una libertà che non conti nulla, ne prendo atto, ma è solo la tua idea, non di certo quella di milioni di persone che, giustamente, si battono ogni giorno per vedersi riconosciuti dei diritti sul lavoro che, ancora oggi, vedono diverse disparità.
    Il vero femminismo, secondo me, è quello che combatte su fronti veramente importanti, come quello della violenza domestica o della discriminazione sessuale reale, non su collegamenti impropri e, alquanto incerti fra quello che è un piacere (e ti assicuro non solo per l'uomo) e dei dati sociali di una certa rilevanza. Se non altro perché le implicazioni logiche sono alquanto confutabili.
    Ad esempio, tu mi dici che la pornografia è correlata agli stupri.

    E' tutta una sfera unica. Ok, è un'ipotesi. Ma in che modo la pornografia inficia il quieto vivere della società?
    Peccato che una minoranza degli uomini che vedono pornografia violentino donne. Allora l'errore che commetti, prendendo in analisi questioni semplicemente "incidentali", si allarga. La tua è un'ipotesi, anche piuttosto interessante a dire la verità, ma non vedo un argomento.
    A proposito, mi parlavi di "analisi storico-psicologica": dov'è?

    Perdonami quelle che leggerai magari come provocazioni, ma sinceramente credo molto nei fatti e poco nelle ipotesi.
     
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  2. GoldieBumBum
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    Ho scritto di nuovo un poema. Ops.

    Come premessa, secondo Alexander Neill (ma credo che sia largamente condivisibile come opinione) un primo grave danno è dato dalla tendenza, più o meno incisiva, al negare ai bambini il diritto ad una sessualità, e in seguito alla masturbazione: da un lato c'è la proibizione e l'eccitazione che crea, dall'altro la masturbazione e la soddisfazione di un desiderio di felicità. Religioni o non, è un atteggiamento tipico dei genitori negare od ostacolare idee spontanee che nascono, dai giochi con i genitali, per esempio, o dal notare la diversità fra la femmina e il maschio. Per Neill crea sensi di colpa, tabù, e quindi totem, rabbia, disgusto per via dell'incomprensione, del sentirsi sbagliato, e il genitore trasmette al figlio questo proprio perchè esso stesso, a sua volta, fin dalla culla viene cresciuto sessuofobico. Vogliamo rimandarlo interamente alla religione? Va bene, ma rimane un fatto sociale, e d'altronde la religione stessa si caratterizza per essere eminentemente collettiva, creare coesione sociale e rafforzare quindi il Dio clan (questo secondo Durkheim, Hubert, Mauss, prima di tutto). All'opposto della religione loro pongono la magia perchè è caratterizzata invece da asocialità e individualità, e ciò corrisponde a quel lato della sessualità che dovrebbe essere prettamente individuale, intriso dei propri sentimenti, emozioni, gusti se vogliamo, ma così come secondo la teoria dei fatti sociali l'individuo non è che una parte labile e instabile della società, e così come la magia secondo Frazer e poi Freud e addirittura Schopenhauer pur rimandendo un'idea fissa dell'uomo va via via scomparendo sostituita da religione e scienza, il nostro personale concetto e il nostro vissuto del sesso si modella sull'influenza prepotente delle istituzioni, dei fatti sociali per l'appunto, lasciando mano a mano da parte l'affermazione del nostro concetto personale di sessualità. Il sessuofobismo è una risultante dei fatti sociali.
    Secondo Neill risolvere il trauma della masturbazione significa trasformare un bambino infelice e volto ad un cattivo sviluppo del sè in un bambino felice e soddisfatto. Il che non significa che se inizio a masturbarmi ho risolto il trauma, come ti possono confermare la maggior parte delle correnti psicoterapeutiche (infatti la maggior parte delle opposizioni alla psicoanalisi derivano dal fatto che viene considerata inefficiente in quanto non fa nulla di concreto per cambiare la vita del paziente materialmente il che rende le ricadute particolarmente facili), ma al contrario che si rende necessario iniziare un'analisi profonda del sè, dove si cerca di andare oltre alla superficie accumulata di sociale, verso il permafrost, insomma. Ma qui sto già iniziando a divagare, pardon.

    Una reazione collettiva alla sessuofobia è la richiesta di più libertà sessuale come per tutti i fenomeni caratterizzati dalla repressione (ripeto l'esempio del razzismo, per quanto a te non sembri attinente, o più attinente, la richiesta delle donne di avere più spazio nella società), e tale richiesta, conseguenza inaspettata, perchè sconosciuta, di una struttura che la società stessa ha creato, non può più essere arginata e sfocia in quello che Franco Basaglia chiama il libero transito del sesso deteriore, "in particolare alla pornografia, che è una falsa libertà sessuale, anzi precisamente uno strumento di controllo della sessualità." (questa citazione e questo pensiero in generale proviene dal suo "Conferenze brasiliane", ha scritto poi un articolo sulla rivista il Cinema Nuovo, che io personalmente non ho letto perche introvabile a meno che non si richieda all'editore una copia a pagamento, l'articolo si chiama per l'appunto "La pornografia come mezzo di controllo sociale"), il succo del discorso, per Basaglia, è che il potere concede delle pseudolibertà per le masse che sono sempre strumenti di controllo, il che significa che ogni passo verso una libertà conquistata finisce poi irrimediabilmente per rovesciarsi e diventare una nuova oppressione: vi siete accorti che abbiamo cercato di reprimervi sessualmente, donne e uomini? Bene, noi vi diamo ciò che volete, la vostra libertà sessuale, ecco che potete trovarla in edicola, nei cinema, in dvd, su internet, ovunque, siete contenti? Letteralmente Basaglia dice - nell'articolo che ti ho detto che non sono riuscita a leggere integralmente- che più c'è pornografia e più c'è controllo, e l'elemento inquietante è che il controll osociale di cui parla Basaglia, è assimilabile a quello che seziona Noam Chomsky.

    E questo è ciò in cui io credo, probabilmente mutilato di qualcosa perchè non riesco a scrivere tutto.

    Secondo altri autori la pornografia (alcuni in realtà fanno differenze fra una "buona" e una "cattiva", come Erika Kaufmann) sostituisce il "fare" con il "veder fare", per via di una generalizzata passivazione dei godimenti. Ma questa corrente studia la pornografia non tanto nel suo aspetto di controllo sociale, quanto in quello di redditività, proprio per il suo aspetto economico, affermano comunque che sia normale che questa pornografia "cattiva" sia uno strumento di controllo.

    Riguardo a quella storia sul femminismo...io, personalmente non mi ritengo femminista, nè come tale mi sono presentata, pensare determinate cose non significa doversi obbligatoriamente categorizzare, a meno che non lo si voglia fare spontaneamente. E non ho mai affermato che il fatto che io possa fare oggi determianti lavori che la mia bisnonna non poteva fare "sia una libertà che non conta nulla": ho detto ben altro e tu hai rigirato la frase, ma il mio ragionamento mirava a tutt'altro che a sofismo, e sì, non siamo più libere, ma siamo in un'altra condizione adatta al periodo storico in cui viviamo. Ma visto che ti interessa, esiste comunque una corrente definita di neo-femministe (non sono nemmeno una neo-femminista io, però, mi chiamo Serena e mi piace essere Serena e basta), fra cui presenzia una filosofa e scrittrice che a me piace molto, Michela Marzano. Lei, al proposito sostiene, che la pornografia sia una negazione della sessualità perchè mostra l'essere umano -femminile o maschile che sia- come mera strumentalizzazione (cosa su cui sono solo parzialmente d'accordo), e riguardo al controllo lei dice che la P. maschera un sistema di forze che indebolisce il sistema uomo-donna.

    Infine ti cito Konrad Lorenz, che era zoologo ed etologo, figura molto interessante, e fra le sue riflessioni c'è quella sul declino dell'uomo (ovviamente causato da molti più elementi, e non per colpa dei video porno) e sui danni causati dal focalizzarsi sul sesso come raggiungimento individuale del piacere invece di piacere condiviso (ovviamente Lorenz partiva dai suoi studi sul comportamento degli animali, e le sue affermazioni sono interpretabili, ma è un personaggio interessante e anche divertente).

    In ogni caso, riguardo legami fra pornografia e stupri (cosa che ho citato per altro fra altri esempi non intendendo dire che è colpa della pornografia se gli uomini stuprano le donne, ma semplicemente che esiste un legame, evidente al fatto che il passaggio fra immaginare e vedere implica una legittimizzazione visiva) non è che sia propriamente un dato inconfutato il tuo. L'unica ricerca abbastanza famosa che conosco è quella di un professore di Harvard che sosteneva che visto l'incremento di materiale porno e della sua facile reperibilità i delitti sessuali e gli stupri diminuivano, nonchè l'educazione repressiva aumentava solo il numero di consumatori di porno, ma non di plausibili criminali sessuali.. Il che gli è stato largamente confutato, non avendo lui minimamente considerato le ricerche che avevano tratto risultati opposti.


    Non è sensazionalismo, è semplicemente un'altra versione delle cose.
     
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  3. Perseverance
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    CITAZIONE
    ma siamo in un'altra condizione adatta al periodo storico in cui viviamo.

    Tralasciando il resto, che ho trovato molto interessante, e che mi stimola a riflettere e cercare oltre e, solo in seguito rispondere (a quest'ora è già tanto se riesco a scrivere tre righe di seguito), è questo che non mi piace.
    Certo che viviamo in un'altra condizione sociale, adatta al nostro periodo storico, e, infatti, questa condizione, ci pone sicuramente meno limiti. Per questo per me era un sofismo.
     
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  4. xaide
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    (mi intrometto solo per dire che siete bellissimi XD parlare filosoficamente di pornografia....si riesce solo da noi XD ahah siete splendidi)
    Comunque la mia opinione l'ho già detta, e mi piacciono entrambi i vostri punti di vista, per come li state scrivendo... :)
     
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    CITAZIONE (GoldieBumBum @ 8/7/2012, 16:18) 
    Infine, non parlo a perdere, nel senso che ho visto dei video porno e mi hanno solo convinto ancora di più di ciò che pensavo.

    Dipende dai video.
    Come ha detto Sleep (una statua d'oro, per favore!), hai mai provato a vedere un porno amatoriale? Lì c'è quello che trovi in una coppia normale, solo che loro - a differenza di noi Italiani, fatta la pace di qualcuno - avendo una mentalità più aperta provano un piacere maggiore riguardando e mostrando in pubblico il succo del loro lavoro (ovviamente non tutti eh).

    Su questi video sono nate anche delle nuove tecniche sessuali; c'è anche da dire che ormai le tecniche sessuali sono come i generi musicali. Ve ne sono in grande quantità e per tutti i gusti.

    Sinceramente parlando conosco molto i siti pornografici e non mi remate contro se vi dico che molti video nascondono anche dei veri e propri messaggi. La cosa fondamentale è capire ciò che si ha davanti: un film porno può essere capito o non capire nemmeno un cazzo :rolleyes: ma questo succede anche con i film normali.

    I porno di cui parli tu sono quelli commerciali, cioè i più diffusi, donna figa senza un filo di cellulite e uomo idem, muscoloso che non si vede tutti i giorni in giro.
    Tali film, sono film partner, e di solito sono in HD, perché provengono da una partnership che il proprietario del sito di hosting video +18 ha sottoscritto con il sito specifico.

    Funziona un po' come i canali utente YouTube normali e quelli partner, anzi se vogliamo, è proprio lo stesso procedimento.

    Ovviamente in questi video (detti di partner) come ha detto Sleep è tutto preparato a tavolino: vi è un copione, gli attori sono truccati, vi è un'illuminazione specifica, le scene son tagliate al punto giusto per permettere anche più orgasmi, e così via.

    Questo target, con scene a volte anche piuttosto spinte, è proposto nella stragrande maggioranza dei siti porno come YouPorn e RedTube. Ma ci sono le eccezioni.

    A questo punto è doveroso distinguere il porno in tre grandi tronchi:

    - Amatoriale: questi video di solito sono girati in coppia; il nome appunto può derivare dal mezzo usato per l'occasione. Può essere un cellulare come può essere anche una fotocamera o una videocamera. Le condizioni di luce possono variare da quella solare, a quella di una luce da camera, fino a quella diretta solo sulle parti interessate in quel momento (in questo caso si parla di POV, Point of view, cioè punto di vista) e la ripresa di solito avviene con una piccola luce sul punto sottoposto a POV.
    Di solito a girare il filmato è il maschio, mentre consuma il rapporto sessuale con la ragazza.

    - Casting: è simile all'amatoriale, più che altro per la qualità del video e dei mezzi utilizzati. La differenza con quest'ultimo però è quella di utilizzare un'altra persona per le riprese mentre due o più persone consumano un rapporto sessuale; in realtà va sottolineato che si distingue dall'amatoriale per via appunto di persone già scelte, e tramite un accordo deciso all'inizio. Per far comprendere meglio il concetto possiamo dire che è una via di mezzo tra l'amatoriale e i video ufficiali (di cui parlerò ora). Usa tecniche sia del primo tronco che del terzo tronco.

    - Video di partner (o ufficiali): vengono lanciati da una casa pornografica specifica e personalmente li ho suddivisi in due categorie: commerciali e non commerciali.
    I primi fanno parte della categoria che ho citato anche prima e il punto narrante dell'intero video è sempre il solito: vi è una donna da sogno, una modella, spesso rifatta, con un uomo figo, avviene la penetrazione in più punti, e termina quasi sempre con un'eiaculazione sul viso o in bocca.
    Questi video sono diffusissimi, e sinceramente non ci trovo nulla di nuovo, alimentano un tipo di mondo che non mi piace. Sì forse son quelli i video a cui tu ti riferisci. Sono privi di passione, senso di umanità, anche se a monte hanno un lavoro da film.

    La seconda categoria invece, include i video che trattano tecniche o situazioni sessuali specifiche, e anche se vi è un copione, l'HD, le luci e tutto il resto, le attrici sono delle persone comuni, e spiccano tra loro i difetti diffusi anche nelle persone della vita di tutti i giorni.

    Faccio un nome di una casa tra le tante della seconda categoria: GynoX, che ha sede a Praga. Dal nome è facile capire che si tratta di un mondo dedicato completamente alla ginecologia, in realtà nascondono messaggi molto comuni nella mentalità delle donne, e degli uomini che immaginano nel collettivo.

    Qui vi sono delle donne, ovviamente diverse per ogni episodio, che devono sottoporsi a una visita dal ginecologo (può essere uomo o donna). Dopo delle brevi domande del tipo: nome?, età?, sei regolare? ecc. ha inizio la visita. Durante la visita possono insorgere dei problemini di salute che poi verranno resi espliciti al pubblico che guarda.
    La seduta si svolge come una normale visita dal dottore, ma dagli atteggiamenti delle attrici, emerge il più comune messaggio che popola le menti delle donne: non mi sento a mio agio..., mi dovrà guardare lì..., ho un po' di timore... e così via, trasformandolo, a loro volta (e per noi che siamo a casa) in piacere.

    L'intro è sempre composta dalla stessa musica, quella che ti prepara psicologicamente, a ciò che non si può vedere, alle parti intime; è una musica oscura e caratteristica allo stesso tempo.

    Segue poi il nome dell'attrice, che include due foto, una vestita, e l'altra, completamente nuda, con il tipico sguardo di una donna che si prepara ad affrontare il proprio destino.

    Una costruzione mentale del tipo:
    ora sono qui > mi toccherà fare tutto quello che mi chiede, è una visita > sono completamente nelle sue mani = rapporto soft tra schiavo e padrona.

    Ovviamente serve un minimo di interpretazione psicologica per comprendere tutto ciò.
    Riguardo alle attrici ricordo ancora un dialogo tra la paziente e la dottoressa dopo aver visto una cicatrice lunga tra i due seni:

    - Che cos'è questa cicatrice?
    - Ho subìto un'operazione al cuore anni fa.
    - Adesso è tutto apposto?
    - Sì.

    Tali case di produzione sottoscrivono un profilo partner con i siti web disposti ad ospitare questi video e gli episodi completi sono tutti a pagamento. Sul sito ospite perciò è possibile vedere una versione ridotta dell'episodio, oppure un trailer di un minuto circa dello stesso. Gli episodi commerciali invece, pur essendo di partner, molte volte, sono pubblicati in versione integrale sul sito ospite.

    CITAZIONE (Soledad` @ 8/7/2012, 23:08) 
    i film porno (non i video amatoriali) quelli appunto fatti per uno scopo squisitamente commerciale non li trovo degradanti per la donna, cioè, non si sta parlando di stupro, perchè l'attrice nel film è completamente consenziente, e allora che male c'è se gli attori sono felici di fare il proprio mestiere e se coloro che guardano lo sono ancora di più? Posso appoggiarti solo se in ballo c'è un filmino amatoriale di una violenza, quello assolutamente sì! Ma quest'ultimo a parte che è illegale e costituisce reato ma poi penso possa piacere solo ad una cerchia ristretta di menti malate e perverse...

    Quelli commerciali lo sono se visti nell'ottica di usare la donna per farci solo quello. ^_^ Sinceramente, visto che offrono sempre lo stesso giro, io ne faccio a meno, perché so di non trovarci niente di nuovo, tranne come ho già detto, alimentare un mondo che non mi piace.
    Per quanto riguarda l'essere consenzienti, anche i video che mostrano scene apparentementi veritiere di violenza lo sono. Si parla appunto di rape fantasy. Consiste nel riprendere un finto stupro e farlo passare per vero. Lo spettatore non fa altro che godere dell'immaginazione data dal realismo delle immagini, pur sapendo che è un film. Si rifà alla famosa Sindrome di Stoccolma.

    In genere i video di stupro (quelli reali che purtroppo oggi rappresentano una piaga sociale) non finiscono quasi mai sui siti porno, perché sono controllati a monte (nella maggior parte dei casi) e se c'è un comportamento anomalo si prendono le dovute conseguenze. In un mondo senza veli non è facile capire il video giusto o sbagliato. Oggi comunque vi è un pulsante di segnalazione abusi in tutti i siti porno.

    CITAZIONE (GoldieBumBum @ 8/7/2012, 16:18) 
    L'anno scorso, con un gruppo di amiche/amici avevamo anche pensato di creare un sito di video di sesso, ma naturale, pensato per i ragazzini che cercano per le prime volte sesso su internet e vedono scene porno e quando poi fanno sesso con una ragazza... in realtà non sanno cosa sia il sesso! Era una bella idea, doveva essere istruttivo, e spontaneo, niente scene pirotecniche senza preservativo con uomini pieni di steroidi e tette rifatte. Poi non si è più fatto perchè presa dalla mia nuova relazione (l'attuale) e dall'inizio dell'università, ho deciso di lasciar perdere.

    Qui hai confermato ciò che ho appena scritto, senza neppure volerlo (infatti mi era sfuggito il tuo «tette rifatte»). Ti dirò sono d'accordo con la tua idea, tant'è che anche io, da mesi ormai, mi sto dedicando allo studio completo di tutto il porno con le sue tecniche e i suoi messaggi. Anzi colgo l'occasione per dirti che nell'amatoriale e nel casting (e in alcuni video della seconda categoria dei partner) ho assistito anche a scene di effusioni tra gli attori, e trovo tutto questo una cosa bellissima. Per me è un peccato lasciar perdere, poteva essere una buona occasione per far aprire la mentalità a questo popolo ottuso.
    :lol:

    Inoltre cosa vuoi farci, il mondo è - permettimi - stronzo. È sempre stato maschilista, anche nei piccoli messaggi. Termini come t... e così via sono all'ordine del giorno soprattutto dopo aver guardato video come quello di Belen Rodriguez (guardato e sinceramente lo definisco la schifezza di tutti i video amatoriali: poca luce, scene molto stentate e inoltre se penso che è una celebrità a fare tutto questo mi si chiude lo stomaco. Con la mia digitale Samsung del 2005 e la torcia del cellulare avrei fatto di meglio. :lol: ).
    Per fortuna vedo che negli ultimi anni sui siti vi sono anche video di uomini etero (sottomessi dalle donne) e gay. L'equilibrio, se non altro, si sta raggiungendo.

    Solo su una cosa non sono d'accordo (oltre al fatto della reazione con il tuo ragazzo, che non ho capito molto... :blink: ) e cioè:

    CITAZIONE (GoldieBumBum @ 8/7/2012, 19:31) 
    io non ho fatto sesso con molto ragazzi diversi, ma quelli che si guardavano abbastanza spesso video porno a letto si riconoscevano subito.

    Non volermene, ma mi sento un po' sotto accusa - anche indirettamente - per questa frase; io guardo porno da anni, ne conosco tanti, di tutti i tipi e sono ancora in cerca del sapere, eppure anche se non l'ho mai fatto con una ragazza so per certo che studiare le tecniche può solo far bene, ovviamente non deve essere la stessa interpretazione dei video commerciali, ma forse poiché ci sto alla larga e non mi interessano non sono proprio il tipo da trattare la ragazza come un oggetto.

    Godere di più, essere «sfrenati» è solo un bene. ;) La donna in quel momento deve pensare a godere con il partner e stare bene con la sua personalità, non deve pensare a cose stupide come queste. È risaputo che più la donna vede il ragazzo di buona iniziativa durante i rapporti, più ne trae piacere (ma purtroppo questa è un'altra cosa che la società maschilista ci nasconde, perché deve mostrare solo lo stereotipo di uomo che sfonda tutto e spunta nella casa del vicino. :lol: ).

    Contano due cose per me: RISPETTO E CONOSCENZA.

    Concludo citando una tua frase:

    CITAZIONE
    Siamo bestie, e questo ci consoli.

     
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  6. xaide
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    (ma gli amatoriali esistono anche fatti da italiani O.o perchè "anche loro a differenza di noi italiani?" O.o)
     
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    CITAZIONE (xaide @ 15/7/2012, 10:19) 
    (ma gli amatoriali esistono anche fatti da italiani O.o perchè "anche loro a differenza di noi italiani?" O.o)

    Perché non sono diffusissimi. Non ho detto che siano inesistenti, ma non se ne trovano invece come gli stranieri. Se ne trovi uno, due o anche tre in una query «amateur», devi ritenerti anche fortunato. Di solito quelli Italiani sono film ufficiali.
     
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  8. P r i n t e s a ~
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    Neanche io credo ci sia qualcosa di male, ovviamente finchè non si sfocia in una cosa patologica. Poi dipende anche da quali guardi... ci sono cose più o meno "soft" o che rientrano o meno nella così detta "normalità", ci sono anche quelli fatti "a posta" per le ragazze, i "Female Choice", che non sono per niente violenti, anzi (per me fanno venire la noia, ma magari a chi piacciono, piacciono x)), ma ci sono anche cose atroci. Sì certo, se io scoprissi che il mio tipo guardasse porno veramente atroci gli farei delle domande e me ne andrei anche, ma parlo di cose serie, non di porno normali che si trovano nei siti normali.
    Io credo che guardarne sia una cosa ok, è più o meno come dire "Guardo un film". Non è che guardo un film d'amore e tradisco il mio tipo perchè, non so, m'immedesimo. Esempio stupido, però secondo me ci siamo, la stessa cosa vale quando guardo un porno. Poi mica faccio male a qualcuno, nè tanto meno a me stessa. Poi, chiaro, il sesso dei porno studiati dietro a cui c'è montaggio, copione, ecc... non riflette quasi mai il sesso reale ma neanche Cenerentola riflette la realtà x)
    Secondo me dipende tutto da come si prende il fatto di guardare porno, finchè lo fai in modo normale senza sfociare nell'essere deviati, è appunto una cosa normale. Non c'è niente di male.
     
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22 replies since 8/7/2012, 15:18   934 views
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