Bad Company

Del manga, composto di un unico volume autoconclusivo, protagonista è ancora Eikichi Onizuka, questa volta adolescente e irriconoscibile rispetto allo scanzonato protagonista di G.T.O., vestendo i panni di un ragazzo problematico e violento, un giovane teppista dallo sguardo freddo, al punto da essere soprannominato - anche in virtù del suo cognome, oni: demone. E' quando Ryuji Danma - suo amico storico in G.T.O. - si trasferisce in una nuova scuola che i due si incontrano, e nemmeno Ryuji è un personaggio tranquillo: motociclista introverso e scontroso, trova in Eikichi pane per i suoi denti, finché i dissapori e la rivalità tra i due, che li portano fin quasi a massacrarsi per stabilire chi sia il più forte, si trasformano in un legame di complicità e amicizia. Risse, sangue, corse in auto e in motocicletta si sprecano, ma il clima è addolcito dalla presenza della bella Sakura Yamato, il più delle volte mite, ma pur sempre ragazza di strada che non disdegna le scazzottate. Nonostante sia proprio Sakura ad avvicinarlo perché entri nella banda di Onizuka, Ryuji s’innamora di Natsuki, la quale è però è succube del suo attuale compagno, che si fa pochi scrupoli a maltrattarla. Quando qualcuno impugna un coltello, la situazione precipita in tragedia...
Nonostante la copertina ingannevole, Bad Company è un fumetto dai ritmi serratissimi, dove la disposizione stessa delle vignette gioca a favore del dinamismo e dell'azione. Singolare come nessun personaggio risulti 'di contorno': grazie all'eccellente caratterizzazione, ognuno ha una propria ben definita e approfondita personalità che lo rende protagonista. Estremamente realistico, molto ben disegnato, Bad Company apre gli occhi sul fenomeno del teppismo e delle bande giovanili, ponendo l'accento su un tema tornato drammaticamente d'attualità anche nel nostro Paese.