BDSM

Be', inizio col dire che "violenza" è un termine eccessivo; c'è dolore, certo, ma non poi così tanto. Diciamo che è paragonabile alla "prima volta" in un rapporto: il dolore c'è, ma è superato dal piacere.
Poi, comunque, devi saper mantenere una certa "delicatezza" con i gesti, per evitare che l'altro si faccia seriamente male...
Vabbe', meglio che parli per esperienza.
Questo ragazzo, visto che non gli piaceva il fatto della penetrazione (all'epoca neanche a me, dunque ci siamo trovati in sintonia), preferiva essere "costretto" tramite manette, anello fallico, collare e pinze per capezzoli.
All'inizio ero un po' preoccupato, non avendo mai provato una cosa simile e temendo di potergli fare male, ma poi mi ha rassicurato dicendomi che la prima volta era normale sentirsi così.
Sta di fatto che, dopo avergli messo il collare, le manette e l'anello fallico con le pinze (potete vederlo qui), ho dovuto usare tutta la gentilezza possibile per potergli dare piacere, visto che lui era quasi impossibilitato a "rimediare" a dei miei potenziali errori.
Inoltre, quelle pinze potevano fare male sul serio, io le ho provate sul mignolo, dunque sapevo come funzionavano o.o
E poi, non essendoci penetrazione, l'orgasmo sarebbe venuto tramite carezze e altre stimolazioni, dunque non c'erano "scorciatoie": tutto il rapporto si basa sui gesti, le carezze, i baci...
Comunque, mi ha spiegato che il suo piacere veniva dal fatto di essersi affidato completamente a qualcun altro, in questo caso a me, e che se non ci fosse stata una certa affinità e intesa, questo non sarebbe potuto venire.
Qui, se il piacere di chi è "sottomesso" è sia fisico che mentale, quello di chi "domina" è solo psicologico, e devo dire che, in parte, con me ha funzionato: il fatto di vedermi affidata la sua sicurezza è stato, non lo nego, piacevole, anche se non poi così esaltante per me.
È stata un'esperienza piacevole, alla fin fine, che mi ha fatto cadere il tabù "Sadomaso=Violeza fisica" ^^

Sinceramente, devo dire che non capisco come ci si possa sentire appagati nell'essere sottomessi e ad affidarsi a qualcun altro... però, forse, in quel ragazzo giocava il fatto che fosse il capitano di una squadra di rugby e che fosse talmente abituato nel vedersi affidare le sorti di un'intera squadra, da provare piacere ad affidarsi a qualcuno... ma qui sto entrando nel campo delle ipotesi ^^