Credete in Dio?
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Credete in Dio?

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    adolescente

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    Salve a tutti! Un forum davvero carino!

    ...sono appassionato di storia, e leggendo la Storia Biblica, nel vangelo noto che più volte Cristo disapprova gli esponenti religiosi del suo tempo che erano coloro che sostenevano e promuovevano la religione stabilita da Suo Padre, da Dio, nel popolo proprio scelto da Dio, quindi erano i successori di Abramo, Isacco e Giacobbe, patriarchi della religione indicata nella Bibbia. Li disapprovava perché insegnavano tradizioni religiose che avevano tramandato da secoli per "spiegare" le Sacre Scritture e per renderle "adatte" ai tempi (considerato che già a quel tempo, la storia che veniva abbracciata dall'Antico Testamento era di circa 4000 anni).

    Oggi, senza citare qualche denominazione che si definisce Cristiana, moltissime religioni che dicono di essere Cristiane insegnano un mare di tradizioni religiose invece di insegnare il Cristianesimo indicato da Cristo.

    La scusa è che "la Bibbia si presta a mille interpretazioni"... vi sembra vero? Che ne pensate?

    Studiando la Bibbia da anni, riscontro che ci sono metafore in contesti ben precisi e che comunque viene chiaramente indicato che sono metafore, e ci sono aspetti letterali che stanno in contesti assolutamente letterali (per esempio "non rubare" non è simbolico è letterale). Inoltre noto che la maggioranza delle dottrine religiose non hanno nessuna base Biblica, e quindi non sono interpretazioni diverse della Bibbia, ma semplicemente non stanno nella Bibbia. Lo avete notato?
     
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    fanciullo

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    In effetti ogni libro esistente va letto tenendo in conto che ci saranno metafore, perché è il modo di parlare e di scrivere da sempre, Però è certo che se in un libro leggiamo che il protagonista andò in viaggio a Parigi per poter dichiarare il suo amore alla sua amata, sulla Torre Eiffel, allora ecco che non ci verrebbe in mente di iniziare a filosofeggiare per cercare di attribuire significati reconditi a quella frase. Lo leggeremo per quel che è scritto.

    Lo stesso vale per la Bibbia, quando riporta metafore (cammello nella cruna di un ago, o simili), o riporta parabole, allora è chiaramente specificato che sono simbologie. Però quando riporta racconti storici, regole e indicazioni, norme morali e spirituali, non c'è nulla di simbolico, sono norme per i Cristiani.

    Per quanto riguarda Credere in Dio, penso che tutti crediamo in qualche cosa, assolutamente tutti, ma magari non tutti crediamo in Dio.

    Per esempio un ateo può avere fede in se stesso, o nella teoria dell'evoluzione; un agnostico ha fede nell'assenza di verità, un religioso può avere fede nella propria religione o nel proprio Dio, che sono due cose spesso molto diverse o opposte.
     
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    adolescente

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    CITAZIONE (storia @ 19/11/2023, 09:56) 
    Per quanto riguarda Credere in Dio, penso che tutti crediamo in qualche cosa, assolutamente tutti, ma magari non tutti crediamo in Dio.

    Per esempio un ateo può avere fede in se stesso, o nella teoria dell'evoluzione; un agnostico ha fede nell'assenza di verità, un religioso può avere fede nella propria religione o nel proprio Dio, che sono due cose spesso molto diverse o opposte.

    E' vero, concordo,, il "non" credente non esiste, perché in un modo o nell'altro tutti credono in qualcosa: gli evoluzionisti, al pari di troppe religioni, propagandano che le loro ideologie sono "fatti" certi, ma nella realtà sono come misteri, come dogmi, perché nessuno può andare indietro nel tempo e dimostrare come è nata la vita, e nessun esperimento ha realmente dimostrato come è nata la vita .

    La scienza dimostra le teorie che formula, quindi finché una teoria non può essere provata con esperimenti allora rimane teoria!
    Anche molte religioni agiscono allo stesso modo, imponendo dogmi senza prove, come se la fede fosse realmente frutto di misteri.
     
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    CITAZIONE (enricorns2 @ 31/10/2014, 15:20) 
    Si dicamo si qualcosa di simile alla professione di Fede ma più basata sulla esperienza che su concetti catechistici, come una sorta di esercizi spirituali vissuti con mistagogie e dinamiche che rendono la percezione di quello che si è ascoltato, che è più che altro testimonianza di chi ha vissuto tale esperienza e non semplice cognizione

    Si certo spiace vedere che alcune decisioni sono prese superficialmente più per usanza o compiacenza che per fede , ma come dice Paolo nella 1 lettera ai tessalonicesi al capitolo 5 verso 21 Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. e se ricevere il battesimo è dono dello Spirito e dunque buono perchè aspettare a darlo solo per una propria coinvinzione o perchè forse si pensa che in un futuro verrà rifiutato?

    Consideriamo per assurdo che una madre decidesse di non allattare il figlio perchè questi non ha espresso consapevolmente di gradire il latte? Lo allatterò solo quando sarà in grado di capire se vuole o no essere allattato...

    chiedo scusa ma l'esempio della madre che allatta proprio non ha nessuna relazione ne attinenza con la questione del battesimo dei neonati. Non decidi che carriera farà tuo figlio quando è appena nato, deciderà lui la sua carriera, tu potrai guidarlo, sostenerlo, aiutarlo a valutare portandogli le tue prove e i tuoi ragionamenti, ma dovrà poi prendere lui la sua decisione. Non puoi dire che siccome lo "obblighi" a bere il latte materno quando è appena nato allora puoi fare lo stesso con la decisione della sua carriera.

    Senza voler aprire polemica e con tono sottomesso, vorrei menzionare che il battesimo nel Vangelo è sempre associato a persone che possono decidere, valutare e è sempre legato al conoscere, capire, sapere. Magari non è necessario avere 18 anni, ci sono ragazzi che a 12 anni sono molto maturi e possono prendere decisioni, ma comunque non sono neonati che invece non hanno possibilità di valutare nulla.

    La cresima o la comunione sono tradizioni inesistenti nel Vangelo, quindi non hanno nessun valore di conferma per il Cristiano che vuole seguire le parole di Cristo invece di seguire le tradizioni delle religioni.

    Come allatti tuoi figlio, come gli indichi che deve attraversare la strada solo quando lo tieni per mano, come gli mostri che il fuoco non va toccato, così gli insegnerai quel che ritieni giusto e corretto, qualsiasi buon genitore lo dovrebbe fare, è falso che non bisogna insegnare nulla perchè poi il figlio deciderà da grande, in quanto nella realtà il figlio riceverà comunque un influenza da altre fonti. Quindi meglio che anche il genitore dia la sua influenza in quel che ritiene giusto.

    Ma esercitare influenza, non equivale a decidere al posto del figlio, il figlio poi prenderà la decisione se battezzarsi o meno quando avrò raccolto e valutato le informazioni ricevute.

    Non voglio offendere nessuno, ma il battesimo dei neonati non ha nessuna base Cristiana nel Vangelo, ma si trova solo nelle tradizioni religiose. esterne alla Parola di Dio
     
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    fanciullo

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    In effetti non ti si può dare torto,

    dire che siccome una madre allatta il figlio appena nato anche senza il consenso del figlio allora deve battezzarlo, è come dire che siccome lo allatta senza il suo consenso allora deve decidere quali saranno gli amici del figlio, con chi si sposerà o in cosa dovrà credere.

    Allattare il figlio senza il suo consenso è lo stesso principio di educarlo ed insegnargli quelle che sono le buone maniere nella cultura locale, ma la religione non può essere una casualità geografica, ossia se nasci in Italia la religione dalla nascita è quella vera e se nasci in Egitto la religione della nascita è quella vera ugualmente, perché altrimenti tutto si baserebbe solo sul luogo geografico e non sulla decisione presa in base a conoscenza, ragionamenti, valutazioni e ricerche personali.

    Tu infatti citi che nelle Sacre Scritture il battesimo è sempre riferito a persone in grado di valutare e decidere, infatti sono menzionati adulti, vecchi, e ragazzi anche di 11 anni maturi in grado di approfondire un argomento e valutarlo. Mai vengono citati neonati che non sanno neanche leggere o decidere qualcosa.
     
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    adolescente

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    Forse possiamo aggiungere un dettagli importante, una cosa è "credere che Dio esiste" quindi essere quel tipo di "credenti", un altra cosa è "credere in quel che Dio ha insegnato", è un altro tipo di "credente", o no?

    Io posso credere che esiste "Trump" e che era presidente degli Stati Uniti, ma allo stesso tempo posso non conoscerlo affatto o non essere affatto concorde con lui. Quindi, per essere Cristiani non basta "credere" ma bisogna anche cercare di conoscere quel che Dio ha ispirato e concordare con quello che ci ha insegnato nel Vangelo. Giusto?
     
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    neonato

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    Mi pare un esempio valido

    certo fatto proprio su Trump fa anche un po' sorridere hehehehehehehe!
     
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292 replies since 7/12/2008, 14:37   3030 views
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