Vampiri e RV

Tra leggenda e realtà

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  1. Sailor Wanda
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    Leggenda
    Il vampiro è una figura mostruosa presente, sotto le più varie forme, nel folklore di tutti i continenti. È, quasi sempre, un morto che per varie ragioni ritorna dalla tomba per tormentare e uccidere i vivi, molto spesso succhiando loro il sangue. La figura del vampiro ha subito molte modifiche nei secoli e solo recentemente ha acquisito un certo fascino sinistro che ci è tramandato dalla letteratura e dal cinema.

    I POTERI
    Ai vampiri nella tradizione secolare sono stati attribuiti diversi poteri oltre all'immortalità; essi sarebbero infatti dotati di poteri ipnotici che consentivano di assoggettare al loro volere le vittime.

    Inoltre si credeva che fossero in grado di mutare il proprio aspetto a piacimento: la leggenda più affermata è che essi possano divenire fumo, nebbia, lupi o pipistrelli.

    Nel folklore cinese i vampiri hanno la capacità di volare e di uccidere con il soffio, nutrendosi anche a distanza del sangue e delle parti molli (occhi, cervello, pelle) delle proprie vittime.

    Si sostiene poi che fossero quasi invulnerabili alle ferite e le loro carni si rigenerassero durante il sonno diurno provocando delle guarigioni velocissime; inoltre il vampiro può guarire le ferite umane con alcune gocce del proprio sangue.[senza fonte]

    I vampiri inoltre non si possono guardare allo specchio, poichè la luce del sole si rifletterebbe su di loro; inoltre, la leggenda riporta che lo specchio non riflette l'immagine del vampiro, se questo ci si posiziona davanti, e questo è uno dei motivi più accreditati per il quale il vampiro non predilige, anzi evita, gli specchi. Il fatto di evitare lo specchio per la riflessione della luce del sole non trova riscontro nella notte, visto che il vampiro non corre nessun pericolo se si trova dinanzi uno specchio in notturna, visto che non c'è luce solare. Si ritiene che il vampiro abbia la possibilità di girare di giorno, nonostante (secondo alcune fonti) il sole lo renderebbe più debole (e quest'ultima particolarità affievolisce ancor di più la credenza che il vampiro eviti lo specchio per il riflettersi della luce solare). La leggenda riporta inoltre che il vampiro generalmente ha bisogno di un aiutante umano, per poter risolvere problemi e difficoltà altrimenti insormontabili; sempre secondo le leggende, i vampiri venivano tenuti lontani dall'aglio, il cui odore era insopportabile.Odiano le croci e l'acqua santa. Secondo alcuni l'unico modo per "ucciderli" è piantarli un paletto d'argento o di frassino nel cuore

    RIMEDI CONTRO I VAMPIRI
    Ogni folklore ha ideato dei rimedi propri al vampirismo. Tra essi ricordiamo l'uso di armi di argento taglienti e perforanti, l'uso di un paletto di legno di frassino da conficcare nel loro cuore, l'aglio come blanda misura precauzionale e ultima ma non per importanza la fede religiosa e/o una profonda rettitudine di pensiero e morale.
    Essendo dei non-morti, cioè degli esseri non completamente vivi, i vampiri vengono ritenuti immuni a danni normali come possono essere quelli causati da un incidente. Tale resistenza fisica non li rende, però, necessariamente abili in tutto: li si può catturare o immobilizzare con corde o simili e non sono immuni alle normali leggi fisiche, nonostante tutto, pur avendo molti poteri sovrannaturali quali l' ipnosi e, in alcuni casi, la capacità di assumere una forma gassosa che permette loro di infiltrarsi persino negli ambienti più angusti.

    Inoltre allontanandosi dal vampiro fisicamente ci si allontana anche mentalmente e non se ne subisce più l'influenza,salvo che ormai si sia già sotto la sua influenza dovuta al morso.

    Un modo molto utilizzato per distruggere i vampiri, era quello di pugnalarli al cuore con un paletto di frassino(come scritto sopra) poi tagliare la testa dal collo, mettergli un pezzo d'aglio in bocca e sepellire lontano il corpo dalla testa.

    Alcuni affermano anche che bastava pugnalarli al cuore con qualsiasi tipo di oggetto per farli morire o con un paletto ma non sempre di frassino

    Le epidemie
    Da questi primi miti greco-romani, probabilmente influenzati da miti più antichi provenienti dall'Oriente, la leggenda del vampiro si è diffusa nell'Europa dell'Est e da qui in tutto l'Occidente. Questa, però, si rivelò molto più di una semplice leggenda, ma una vera e propria epidemia, che venne documentata fin dal Seicento. Si parte dal 1672 in Istria con il vampiro Giure Grando di Coriddigo, quindi in Grecia (1701), Prussia Orientale (1710 e 1721), Ungheria (1725-30), Serbia (1725-32), Slesia (1755), Valacchia (1756), Russia (1772) e via discorrendo. In ognuno di questi casi, gli inquisitori produssero una vasta e dettagliata documentazione, in cui venivano descritte esumazioni di cadaveri, che presentavano crescita di capelli e unghie dopo la morte, colorito acceso e che emettevano urla strazianti e inumane una volta che veniva tagliata loro la testa e infilato un paletto nel cuore, il tutto rilasciando dalle ferite così inferte fiotti di sangue fresco (per chiunque abbia una minima base di tanatologia sarà facile riconoscere i classici segni della decomposizione, infatti la crescita di capelli, unghie e denti è dovuta al ritiro dei tessuti, così come il fluido rosso, erroneamente scambiato per sangue, non è nient'altro che un classico prodotto provocato dalla decomposizione degli organi interni, per quanto riguarda la temperatura elevata dei liquidi putrescenti invece, si deve sapere che durante il processo post-mortem di "digestione batterica" viene prodotto calore).

    Molte furono le personalità che si occuparono di vampiri, ottenendo, a buon diritto, il titolo di vampirologi (Dom Augustin Calmet, Collin De Plancy, Montague Summers), ma la summa sull'argomento è un'opera di oltre 900 pagine redatta dall'abate Augustin Calmet, Dissertation sur les Apparitions des anges, des démons e des esprits et sur les revenants et vampires de Hongrie.

    Calmet raccolse nel suo tomo tutte le testimonianze e le leggende sui vampiri (denominati revenants, spettri che ritornano), cercando anche di dare spiegazioni razionali ai fenomeni: morti apparenti, differenti gradi di decomposizione, e altre ancora. La spiegazione che però l'abate proponeva più spesso era quella soprannaturale: i vampiri erano, infatti, considerati da Calmet dei veri e propri demoni, che conservavano dopo la morte una vera esistenza. Essi erano in grado di uscire dalle bare attraverso dei fori praticati sulla bara, probabilmente smaterializzandosi e rimaterializzandosi, e quindi andavano tra i vivi in caccia del sangue necessario per proseguire la loro immonda esistenza.

    A questa maledizione ci si poteva opporre solo con la Magia Postuma, dal titolo di un trattato del 1706 di Ferdinand De Schertz: come già descritto, consisteva nel mutilare ed aggredire il cadavere del sospetto vampiro tramite la decapitazione e la distruzione del suo cuore. Questa pratica imperversò un po' in tutta Europa e solo nel 1755 si ebbe un freno grazie all'imperatrice Maria Teresa che con una legge imperiale ne impedì l'applicazione nei territori da lei retti: già questo semplice divieto fece terminare le epidemie di vampirismo.

    I vampiri, però, continuarono ad essere oggetto dell'attenzione del popolo: nel 1816, ad esempio, Prosper Mérimée, l'autore di Carmen, fu testimone di un caso di vampirismo in Serbia, assistendo all'esumazione e alla distruzione del cadavere, mentre nel 1909, in Transilvania, venne dato alle fiamme il castello di un altro vampiro.

    Le epidemie inglesi
    Come detto già nel Regno Unito del XII secolo si iniziavano ad avere resoconti di casi di vampirismo. In questi primi resoconti ci si riferisce alla creatura (generalmente un morto ritornato alla vita) come ad una sanguisuga. Un esempio sono i numerosi casi che si riscontrano a Newburg, tutti riportati da tal Guglielmo di Newburg. Ad esempio, un uomo, seppellito alla vigilia dell'ascensione, a partire dalla notte successiva e per tre notti di seguito si presenta alla moglie e le si getta addosso, lasciandola praticamente senza fiato. La moglie, però, la terza notte si fa trovare preparata e si organizza con un gruppo di amici, la cui presenza spinge il morto a fuggire urlante. Nelle notti successive il povero morto inizia a spaventare gli abitanti del villaggio, anche in pieno giorno: a quel punto gli abitanti chiedono consiglio alle autorità religiose, che propongono una soluzione:

    I teologi raccomandano al vescovo di far bruciare il corpo, ma questo metodo sembra al prelato "del tutto indesiderabile e sconveniente". Preferisce scrivere di suo pugno un decreto di assoluzione per il morto. Aperta la tomba, il corpo è trovato incorrotto "precisamente com’era il giorno della sepoltura", e da quel momento gli incidenti cessano completamente.
    Molte altre di queste apparizioni si verificano un po' in tutta l'Inghilterra e non risparmiano nessuno: basta semplicemente morire senza essere stati confessati, come un altro eminente cittadino di Newburg che, caduto dal tetto della sua casa mentre cercava le prove del tradimento della moglie, continuerà a terrorizzare, dopo morto, i cittadini. Il suo corpo si dice sia stato ritrovato in parte gonfio e decomposto, con il viso florido. Quando questi venne colpito, ne fuoriuscì una gran quantità di sangue caldo, a dimostrazione del fatto che il morto si era nutrito del sangue succhiato da molte vittime. Il corpo venne, quindi, portato fuori dalle mura del paese per essere bruciato.

    cosa ne pensate?avete storie che vi hanno colpito

    L'attacco al villaggio serbo di Medvedja
    SPOILER (click to view)
    Dicono le cronache che nel 1731 il villaggio di Medveđa (Medvedja), in Serbia, venne attaccato dai vampiri, provocando la morte di parecchie persone. Venne inviato a compiere le indagini l'ufficiale medico Johannes Fluchinger, che redasse un dettagliato resoconto. Quelli che seguono sono dei semplici estratti, tratti dal servizio in terza di copertina del numero 6 di Dampyr:

    Ho condotto l'indagine con la consulenza di altri due ufficiali medici, in presenza del capitano della locale compagnia di hajduk (fanteria serba) e degli hajduci più anziani del villaggio. I quali mi hanno riferito ciò che segue: cinque anni fa un hajduk locale, Arnold Pavle, si ruppe il collo cadendo da un carro. Lo stesso Pavle, in vita, aveva detto di essere stato morso da un vampiro, presso Gossowa nella Turchia serba. Per liberarsi dall'influsso maligno, aveva mangiato terra presa dalla tomba del presunto vampiro. Tuttavia, una ventina di giorni dopo la sua morte, alcune persone dissero che Pavle era tornato a tormentarle ed, in effetti, quattro di loro morirono. I paesani disseppellirono Pavle quaranta giorni dopo la sepoltura e trovarono il suo corpo intatto. Sangue fresco era colato da occhi, orecchie, bocca; camicia, sudario e bara erano pieni di sangue; le unghie delle mani e dei piedi erano ricresciute. Da ciò si dedusse che Arnold Pavle era un vampiro e, secondo l'usanza, gli fu piantato un paletto nel cuore. In quello stesso istante, egli emise un forte gemito e un fiotto di sangue schizzò fuori dal suo corpo. Indi, il cadavere fu arso e ridotto in cenere. Così si dispose anche dei quattro uccisi da Pavle. (...)
    Quindici giorni fa una ragazza di nome Stanacka si svegliò a mezzanotte gridando di essere stata aggredita da un certo Miloje, che era stato sepolto nove settimane prima. (...)
    Il 12 dicembre del 1731 gli abitanti di Medvedja si recarono al locale cimitero per riesumare le salme e distruggere tutti i presunti vampiri presenti. Con sommo orrore dell'ufficiale, si constatò che molti corpi erano in buono stato di conservazione:

    Le teste dei vampiri furono fatte tagliare da degli zingari di passaggio e poi bruciate con i corpi. Le ceneri furono gettate nel fiume



    GLI RV
    Il termine RV (Real Vampire) o HLV (Human Living Vampire) indica una categoria di esseri umani e mortali, che presentano tutti una caratteristica comune: il bisogno di energia. Questa viene generalmente acquisita sotto forma di sangue (sanguinari) o di energia psichica (psi vampires). Il cosiddetto "vampiro" è una persona che avverte la necessità di assumere dagli altri, e che avverte malessere quando questo non è possibile. Questo bisogno, che si manifesta in forme differenti a seconda dei casi e dei singoli individui (alcuni avvertono disagio psicologico, altri invece manifestano sintomi fisici) prende il nome di "Sete". Ogni singolo vampiro è differente, con delle peculiarità proprie. È tuttavia possibile elencare, al di là della Sete, alcune delle caratteristiche più comuni ai real vampires: prima fra tutte è l'avversione per la luce solare. Spesso infatti un RV riporta scottature o irritazioni a seguito dell'esposizione al sole, e in alcuni casi avverte anche emicrania, nausea, vertigini. La parte generalmente più sensibile alla luce di un HLV sono gli occhi, che possono lacrimare, risultare arrossati, irritati o addirittura gonfi in presenza di troppo sole. Un vampiro è in genere molto più attivo durante le ore di buio: molti RV sono iper-attivi durante la notte, e non avvertono stanchezza e sonno, che invece sono molto forti durante il giorno. Un'altro punto comune a molti vampiri è uno sviluppo al di sopra della media di uno o più sensi: molti RV, ad esempio, possono vedere nettamente meglio di un individuo medio, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione; altri hanno un udito particolarmente sensibile, e riescono a percepire suoni a frequenze che la maggior parte delle persone non avverte o non distingue. Dal punto di vista psicologico, infine, molti vampiri presentano un carattere instabile, con frequenti sbalzi d'umore che li portano ad alternare momenti di profonda depressione ad altri di accesa allegria e vitalità. Le caratteristiche elencate sono solo alcune di quelle presentate dai differenti RV, in particolare le più diffuse e comuni; ciò che rende un vampiro tale, tuttavia, è la Sete: se un individuo non avverte necessità di nutrirsi, di sangue oppure energia, non può essere considerato un "vampiro".


    COME OTTENGONO SANGUE

    Le tecniche elencate sono le principali, che possono poi venir impiegate con variazioni a seconda delle personali preferenze di ogni Real Vampire. Le Lamette sono le più usate. Tuttavia, vengono usati anche altri metodi, come l'uso di lame in genere, di siringhe e tramite il tradizionale morso (ma è poco usato, in quanto provoca dolore e infezioni). C'è da sottolineare il fatto che i RV non mordono persone non consenzienti. Inoltre, essi cercano fare loro il meno male possibile. Per questo, si usano le lamette, procurano relativamente poco dolore al donatore. Le ferite prodotte dalle lamette, si richiudono in modo piuttosto rapido, poiché sono sottili e definite, di certo da preferire a quelle lasciate da coltelli, forbici ed altri oggetti meno taglienti. Il donatore deve essere sempre comunque consenziente. Donare e bere sono sempre vissuti come piaceri per entrambi i partecipanti. Prima di bere sangue o donarne, i partecipanti eseguono sempre un esame del sangue su entrambi, vampiro e donatore, per evitare la trasmissione di malattie oppure malessere fisico. Anche l'igiene è importante, i RV di norma non usano mai le stesse siringhe. I Real Vampires che praticano incisioni o prelievi non sono mai sprovveduti. Normalmente, conoscono bene l'anatomia umana, in quanto i tagli sul collo o sui polsi possono molto facilmente portare complicazioni. Il sangue mestruale può essere assunto da un RV, ma di solito si tende ad escluderlo, in quanto non è puro, ma misto ad altre sostanze organiche.


    IL "RISVEGLIO"

    Il termine "risveglio" (o il suo corrispettivo inglese "awakening") viene impiegato per definire quel periodo in cui un real vampire si rende conto di essere tale. Il risveglio di un vampiro, dicono le statistiche condotte tra i propri iscritti da alcuni dei più famosi siti americani riguardanti il mondo degli HLV (Human Living Vampire = Real Vampires), avviene in generale nel periodo della pubertà, ed accompagna lo sviluppo fisico e mentale che segna il passaggio dall'età dell'infanzia a quella adulta. Secondo altri pareri invece, il periodo in cui un Real Vampire si risveglia è soggettivo, variabile da persona a persona sia come collocazione temporale che come durata; sarebbe infatti influenzato dall'ambiente, dalle amicizie e dai molti fattori che accompagnano lo sviluppo mentale e sociale dell'individuo. Ma come inizia il risveglio, e quali sono i fattori che lo stimolano? Molti vampiri non sanno dare una risposta a questa domanda; il risveglio inizia come un processo silenzioso, spesso senza motivo apparente, senza un fattore scatenante. Molti HLV raccontano di aver sempre sentito una diversità, di aver sempre in qualche modo saputo di non essere completamente "umani", ma ammettono di non poter fornire una motivazione esauriente a questa consapevolezza. Molti altri affermano invece che, lentamente, il fastidio provocato dal sole, l'aumento di attività durante le ore notturne ed il desiderio di nutrirsi di sangue siano comparsi a cambiare la loro esistenza diurna ed assolutamente "normale". I sintomi di vampirismo mostrati al momento del risveglio, spesso tendono ad accentuarsi e farsi più sensibili con il passare del tempo, ma è anche vero, come molti RV affermano, che divengono meglio mascherabili e gestibili con l'esperienza e l'abitudine, entrando a far parte della quotidianità.

    Edited by Sailor Wanda - 17/12/2008, 14:01
     
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    Non credo che esistano..
    Vidi un documentario però che parlava di una specie di animale simile al pipistrello (solo con un viso un po' diverso) notturno che vive succhiando il sangue di altri animali, talvolta anche l'uomo con la differenza che gli animali non potendosi difendere vengono condotti alla morte.

    Credo sia questo che abbia condotto poi la gente a credere nell'esistenza dei vampiri.. leggende metropolitane insomma..
     
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  3. Sailor Wanda
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    ELISABETH LA CONTESSA SANGUINARIA
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    Esistono molte leggende sui vampiri. In ogni caso, esistono anche documenti ufficiali che provano l'esistenza di un'autentica contessa del diciassettesimo secolo , Elizabeth Bathory , considerata la vampiressa più assetata di sangue di tutti i tempi. Nata nel 1560 in una delle più antiche e ricche famiglie della Transilvania, Elizabeth Bathory aveva molti parenti potenti - un cardinale, alcuni principi, ed un cugino che era primo ministro d'Ungheria; il più famoso dei Bathory fu Re Steven di Polonia ( 1575-86 ). Elizabeth sposò il Conte Ferencz Nasdasdy quando aveva appena 15 anni, mentre lui ne aveva 26, e con il quale visse nel Castello Csejthe nella contea di Nyitra, in Ungheria. Il Conte , soprannominato "L'eroe nero di Ungheria" passava molto tempo lontano da casa per combattere; durante le sue ripetute assenze, il servo di Elizabeth, Thorko, la iniziò all'occulto. Elizabeth, per un breve periodo, scappò con un'oscuro straniero, ma poi decise di tornare a casa. Fortunatamente il conte la perdonò, ma Elizabeth, tornata al castello, iniziò ad entrare in conflitto con la suocera e, cosa assai più terribile, iniziò a torurare le serve con l'aiuto della sua vecchia balia Iloona Joo. Nel 1600 Ferencz morì ed inizò il periodo delle vere atrocità di Elizabeth che, per prima cosa, fece espellere l'odiata suocera dal castello. Molto vanitosa ed ormai quarantenne, la contessa iniziava ad essere preoccupata della vecchiaia e della sua perdita di bellezza. Si narra che un giorno una serva, rea di averle tirato i capelli mentre glieli stava acconciando, fu colpita dalla contessa, infuriata, così forte da farla sanguinare; il sangue della giovane cadde sulla mano della contessa che immediatamente pensò che la sua pelle avesse acquisito la freschezza della giovane ragazza attraverso il suo sangue; Elizabeth era sicura di aver scoperto il segreto dell'eterna giovinezza. Con l'aiuto di Thorko e del maggiordomo, la spogliò e la dissanguò, versando il suo sangue in un'enorme vasca, dopodiché si vi si immerse. Furono sue complici anche due fattucchiere, Darvula e Dorottya Szentes. Per i successivi 10 anni, i perfidi servitori di Elizabeth la rifornirono costantemente di nuove ragazze per il rituale bagno di sangue, ma una delle vittime, riuscita a scappare, informò le autorità sui terribili fatti che accadevano al Castello Csejthe. Re Mathias di Ungheria ordinò quindi al Conte Cuyorgy Thurzo, cugino di Elizabeth e governatore della provincia, di attaccare il castello. Il 30 dicembre del 1610, le sue truppe assalirono il castello. Quando entrarono, si trovarono di fronte ad uno spettacolo agghiacciante: una ragazza morta nella stanza principale, prosciugata del suo stesso sangue ed un'altra viva ma dal corpo cosparso di fori; nei sotterranei scoprirono molte ragazze imprigionate e, sotto il castello, i corpi di almeno altre 50 ragazze. Elizabeth fu arrestata e, l'anno successivo, processata a Bitcse; si rifiutò di dichiararsi colpevole o innocente e non fu mai presente al processo. Di questo processo fu fatta una trascrizione che è sopravvissuta fino ad oggi in Ungheria. Johannes Ujvary, il maggiordomo, testimoniò che circa 37 ragazze erano state assassinate, sei delle quali egli aveva personalmente assunto per lavorare al castello. Le vittime venivano legate e tagliate con forbici e coltelli. A volte erano le deu fattucchiere a torturare le ragazze, a volte la contessa stessa. La vecchia balia di Elizabeth testimoniò che circa 40 ragazze erano state torturate ed uccise. Tutte le persone coinvolte negli omicidi, tranne la Contessa Bathory, furono decapitate e cremate escluse le due complici che furono bruciate vive. La Contessa Elizabeth non fu mai condannata per alcun crimine, ma fu ordinato che le porte e le finestre della camera da letto della contessa fossero murate con lei dentro, lasciando solo un foro dal quale far passare il cibo. Re Mathias II chiese la pena di morte per Elizabeth ma, su richiesta del cugino primo ministro, si accordò per un rinvio a tempo indeterminato della sentenza, che in realtà significava una reclusione solitaria a vita. Nel 1614, dopo 4 anni di incarcerazione, una della guardie si accorse che la contessa giaceva a terra, immobile. Elizabeth Bathory, la "Contessa sanguinaria", era morta. Ci sono molte connessioni tra i Bathory ed i Dracula: il comandante della spedizione che aiutò Vlad a riconquistare il suo trono nel 1476 era il Principe Steven Bathory; un feudo di Dracula, Castel Fagaras, divenne un possedimento dei Bathory all'epoca di Elizabeth; inoltre, entrambe le famiglie hanno un drago nello stemma di famiglia.
     
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  4. Sailor Wanda
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    come vedete ho agiiornato il topic in quanto girovagando in rete ho trovato gli RV ossia real vampire XD
     
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  5. -Grifit-
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    ma che diavolo sarebbe i rv?XD non ci ho capito niente
     
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  6. Sailor Wanda
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    persone che si comportano come vampiri
     
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  7. -Grifit-
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    CITAZIONE (Sailor Wanda @ 17/12/2008, 14:57)
    persone che si comportano come vampiri

    Ah quindi fanno i vampiri, ma non lo sono... Oltretutto c'è anche una anemia demoninata anemia del vampiro (o simile). Quindi io che faccio il porcello sono un RP? REAL PORCELLO XD

    ***OT***
    Ieri ero dove lavoravo per parlare con un mio collega, mentre lui attacca un auto al metano io ho molato un ruttone XD tutti si sono girati XD
     
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  8. Babylicious<3
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    Esiste l'animale Vampiro...Chupacabra...
    E' impressionante quell'animale...
     
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    è vero!

    metto l'immagine sotto spoiler
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  10. Babylicious<3
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    Il Chupacabra che ho visto io non era così...
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    Apro un Topic su di lui^^
     
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  11. •×..Alìsa..ו
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    Se leggete qualcosa sulla PORFIRIA capirete "cosa sono i vampiri"...
    E' una specie di malattia, orribile.. Non vi consiglio di vedere le foto su google.. Mi pare sia causata dalla mancanza di un enzima...
    Ci sono molte conseguenze di questa malattia che riportano al pensiero del vampiro:
    _Le gengive si restringono e per questo i denti sembrano più aguzzi;
    _Le persone con questa malattia non possono esporsi al sole perchè verrebbe loro un'allergia alla pelle;
    _Non possono mangiare aglio!
    _Bevono sangue (ovviamente non da un corpo ma da un bicchiere, ke probabilmente l'avrà portato qualche famigliare) proprio per la mancanza di questo enzima...

    E poi ce ne sono altre che non ricordo. Ora questa malattia non c'è più ( o se c'è è curabile )... Cmq è anke da questo che è nata la leggenda dei succhia sangue..
     
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    Questo è il post del tema affrontato dalla puntata di Noiager, spero commenterete in tanti :D
     
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  13. KonaKona92
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    Sei stato molto divertente xD Specialmente quando parlavi dei libri di moccia ahahah o quando partiva la canzoncina per farci spaventare xD
    Io non credo che esistano i vampiri, ma non escludo il fatto che ci sia gente che pratica certe loro usanze, o per piacere personale (dopotutto c'è anche gente che pratica il cannibalismo, quindi perchè non ipotizzare il fatto che ci sia gente che beve sangue umano?), o perchè totalmente influenzato dalla propria passione per i vampiri fino ad arrivare al punto di imitarli.
     
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    Quoto Alessia, puntata divertente e interessante :D
    comunque per dire la mia..

    CITAZIONE (•×..Alìsa..ו @ 1/5/2010, 08:00) 
    Se leggete qualcosa sulla PORFIRIA capirete "cosa sono i vampiri"...
    E' una specie di malattia, orribile.. Non vi consiglio di vedere le foto su google.. Mi pare sia causata dalla mancanza di un enzima...
    Ci sono molte conseguenze di questa malattia che riportano al pensiero del vampiro:
    _Le gengive si restringono e per questo i denti sembrano più aguzzi;
    _Le persone con questa malattia non possono esporsi al sole perchè verrebbe loro un'allergia alla pelle;
    _Non possono mangiare aglio!
    _Bevono sangue (ovviamente non da un corpo ma da un bicchiere, ke probabilmente l'avrà portato qualche famigliare) proprio per la mancanza di questo enzima...

    E poi ce ne sono altre che non ricordo. Ora questa malattia non c'è più ( o se c'è è curabile )... Cmq è anke da questo che è nata la leggenda dei succhia sangue..

    Io penso la leggenda sia nata proprio così.. Magari un tempo i malati di Porfiria non potendo avere sangue tramite trasfusioni, uccidevano o_O chissà!

    Poi ovvio che si tende sempre ad esagerare e nascono le storie sulla loro immortalità :)
     
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    Potrebbe essere come dite voi, anche se c'è da dire che chi soffra... o meglio sofriva di porfiria era appunto associato al primo vampiro per eccellenza, cioè il Nosferatu.

    Ma la leggenda continua, cioè tante leggende, strorie o miti ci raccontano di persone completamente "normali" cioè senza patologie evidenti, che si nutrivano di sangue e uccideva gente...

    la cosa bella è che erano tutti di nazioni, culture e costumi diversi e non c'era ne internet ne la tv ne nulla eppure tutte le storie erano perfettamente combacianti..
    Perchè? come mai? da dove arrivavano queste stori?
     
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18 replies since 18/10/2008, 13:53   447 views
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